È stato il finlandese Miehen työ ("Un lavoro da uomo"), di Aleksi Salmenperä, ad aggiudicarsi la rosa camuna d'oro, vincendo il concorso del Bergamo Film Meeting. Una storia dei nostri tempi che prende spunto da problemi come la disoccupazione e la solitudine, e li rielabora attraverso un intreccio originale. "L'obiettivo del film - secondo le parole del regista - è di mettere in questione sia gli standard di ciò che chiamiamo benessere, sia gli effetti della competizione per lo status sociale". Un uomo, in difficoltà economiche per il proprio licenziamento, che tuttavia non rivela alla famiglia, prova diverse nuove occupazioni. Un giorno, per caso, scopre la vocazione di "uomo di compagnia", imbattendosi così in mille sfaccettature e problemi dell'universo femminile contemporaneo. Con la premiazione si è così conclusa ufficialmente questa 26ª edizione del festival bergamasco che quest'anno, una volta di più, ha confermato il suo impegno nel presentare opere europee d'essai ma soprattutto nel riproporre e nel riscoprire il cinema del passato. Grande interesse ha destato infatti la retrospettiva che ha presentato tutta la produzione sonora di René Clair. Studenti, cinefili ma anche il grande pubblico hanno potuto così apprezzare la poesia e la leggerezza del maestro della commedia francese. La qualità dell'operazione ha imposto anche una replica: i film di Clair saranno ospitati dal 19 al 27 marzo al Museo del Cinema di Torino. Numerosa l'affluenza di pubblico anche per le altre sezioni, compresa la novità di quest'anno, "Visti da vicino", dedicata ai documentari che verrà confermata anche nella prossima edizione. L'appuntamento è per il 2009, dal 7 al 15 marzo.