Marguerite Duras rivive a Roma. Dal 7 al 13 marzo 2009, l'Accademia di Francia - Villa Medici presenta per la prima volta a Roma una rassegna cinematografica dedicata a Marguerite Duras: Parole di cinema, con 15 lungometraggi e 2 documentari.
Tributo a un'autrice la cui origine letteraria ha contaminato il cinema fino a spogliarlo dei sui attributi più classici, la rassegna si apre con la copia originale e rarissima de Il dialogo di Roma (1982), con la voce magnetica della Duras, che attraverso la conversazione tra un uomo e una donna trasmette le sue personali sensazioni su Roma, "così come, secondo il mio parere, è impossibile descrivere e filmare Roma, la difficoltà nell'amore di una coppia non potrà mai essere compresa fino in fondo".
Da Distruggere, lei disse (1982), tratto dal suo libro omonimo, a I bambini (1984), con il piccolo adulto Ernesto, paradosso vivente, da Agatha o le letture illimitate (1981) in cui fratello e sorella sognano il loro amore impossibile, a India Song (1974) e Il suo nome di Venezia a Calcutta deserta (1974), il suo cinema si nutre di interpreti quali il compagno Dionys Mascolo, Lucia Bosè, Jeanne Moreau, Bulle Ogier, vera passione della Duras, e Gérard Depardieu, che ha gentilmente ceduto i diritti di Il Camion (1977) e Il suo nome di Venezia a Calcutta deserta (1976) per questa rassegna.
Oltre alla quasi totalità dei film, la rassegna propone due documentari, due ritratti sull'autrice:  Duras Film (1981), che con l'apparente volontà di raccontare la vita quotidiana sul set di Agatha o le letture illimitate tocca alcuni temi profondi che attraversano la sua opera, e Marguerite, telle qu'en elle-même (2003), che racconta la Duras donna, scrittrice, sceneggiatrice e regista.