(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Walesa è il soggetto più difficile da me affrontato in 55 anni di carriera cinematografica. Non è stato facile trovare la giusta misura tra i materiali di repertorio e la fiction per rendere un personaggio tanto straordinario d'aver cambiato il mondo intero". Il maestro polacco Andrzej Wajda parla così di Walesa - Uomo di speranza il film dedicato al fondatore di Solidarnosc e presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia dove il regista riceve il premio Persol 2013 alla carriera.
Nella pellicola, interpretata da Robert Wieckiewicz (nel cast spicca anche una Maria Rosaria Omaggio nei panni di Oriana Fallaci), il regista indaga tanto la sfera politica che quella psicologica del leader sindacale, entrando nel privato e persino nella sfera intima di Walesa per cercare di cogliere il fenomeno della sua incredibile metamorfosi, da semplice operaio, concentrato sui propri doveri quotidiani, al leader carismatico.
"Ho ammirato Walesa -confessa il regista- dal primo istante in cui l'ho conosciuto durante i colloqui tra Solidarnosc e il comitato di governo. Ho cercato di mostrare oltre alla dimensione psicologica e 'locale' il contesto internazionale della sua ascesa". Wajda si augura che il film venga visto soprattutto dai giovani: "Per carità, la pellicola si rivolge a tutti ma a me piacerebbe raggiungere il pubblico più giovane, in quanto Lech Walesa è un buon esempio di come si puo' partecipare alla vita politica. Una partecipazione che vedo scarseggiare nelle nuove generazioni".