"A differenza del precedente, questo Manuale d'amore 2 si poteva fare soltanto oggi: gli episodi sulla fecondazione assistita e sul matrimonio gay sono calati nello nostra attualità sociale". Così il regista Giovanni Veronesi presenta il sequel Capitoli successivi, interpretato da Carlo Verdone, Monica Bellucci, Riccardo Scamarcio, Fabio Volo, Barbora Bobulova, Sergio Rubini e Antonio Albanese, che esce in 750 sale venerdì 19 gennaio distribuito da Filmauro. "Per la prima volta - dice Veronesi - mi sono cimentato con qualcosa di cui non sapevo quasi nulla, la fecondazione assistita e il matrimonio gay, mi sono documentato e ho voluto raccontarlo alla gente, con delicatezza e sensibilità". "Siamo in un Paese - prosegue il regista - in cui si vive bene se si sa aspettare, ma anche qui arriveremo al matrimonio gay". "Ma in questo secondo Manuale d'amore che voglio dedicare a Francesco Nuti c'è spazio - prosegue Veronesi - anche per la sessualità dei disabili nel primo episodio con Scamarcio e la Bellucci e per l'amore tra uomini cinquantenni e ragazze ventenni, nell'Amore estremo di Verdone ed Elsa Pataky". "Non ho avuto alcun problema - dice Verdone - a farmi dirigere da Veronesi, a cui mi sono molto affidato: ho avuto un solo momento di defaillance nel finale, che Giovanni a ragione voleva fosse più malinconico". "E' per me una novità dopo le recenti interpretazioni di personaggi borghesi, indossare i panni di un proletario, mentre non è una novità la passione tra un cinquantenne e una giovane: ho visto tanti coetanei che hanno fatto il botto con le ventenni e sono finiti all'ospedale". Per Fabio Volo, protagonista de La maternità, "il mio personaggio cerca solo di governare gli sbalzi d'umore della moglie, ma personalmente divento malinconico quando sento parlare di moglie e marito...", mentre per la partner Barbora Bobulova "è stata l'opportunità di fare un film non drammatico, che 2 o 3 anni fa non avrei girato: la commedia richiede padronanza linguistica e coraggio". "Un grande divertimento, un'interpretazione leggera di un non problema, una storia d'amore qualunque" dice Antonio Albanese, promesso sposo di Sergio Rubini ne Il matrimonio. "Alla prova costumi Antonio - dice Veronesi - mi ha chiesto una maglietta due misure sotto, ed è diventato subito il personaggio, come i grandi attori sanno fare". "Interpretando un omosessuale - dice Rubini - mi sono calato in una realtà abbastanza sconosciuta, ho avuto la grande chance di vederla dall'interno: i politici ma anche la gente comune dovrebbero immedesimarsi come gli attori, sarebbero più tolleranti e si vivrebbe meglio". La scena erotica con la Bellucci  - dice Scamarcio - "è stato il ruolo più difficile di tutti, l'ho avuta per cinque ore sulle mie gambe, dovendo rimanere passivo: è stato molto frustrante". Giovanni Veronesi ha in cantiere altri tre Manuali con la Filmauro: "Il terzo capitolo inquadrerà il rapporto genitori e figli, ma la somma dei cinque film sarà il vero Manuale d'amore". Carlo Verdone, invece, sta lavorando con Pasquale Plastino e Piero De Bernardi alla sceneggiatura del suo prossimo film, che ricalcherà i suoi esordi comici: "Stiamo vedendo se sia possibile ancora fare un film sui personaggi, vedere quali sono i mostri di oggi: non è un progetto che nasce per esigenze commerciali, ma per divertimento".