“Meglio una bella bugia che una brutta verità. Questo film è il sogno che le menzogne non abbiano le gambe corte”, così Volfango De Biasi alla presentazione de L’agenzia dei bugiardi, la sua nuova pellicola che uscirà nelle sale il 17 gennaio distribuita in 400 copie da Medusa. Ad interpretare questa commedia, basata sul lungometraggio francese Alibi.com diretto da Philippe Lacheau, un cast “straordinario e disponibilissimo” composto da: Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini, Herbert Ballerina, Diana Del Bufalo, Carla Signoris, Paolo Calabresi, Nicolas Vaporidis e Antonello Fassari.

“Sono partito da un film già fatto e ho riscritto la sceneggiatura insieme a Fabio Bonifacci- prosegue De Biasi- Alla fine è cambiato di almeno il 70% rispetto all’originale francese che è più giovanilistico. Io ho dato maggiore peso alla storia d’amore. E’ bello immaginare dei trucchi per non essere scoperti nella menzogna. Per esempio è vero che più la spari grossa e più passa inosservata una bugia. D’altronde tutti abbiamo a che fare con le bugie fin da quando siamo bambini e speriamo di non doverne mai pagare il conto”. 

Al centro del film c’è infatti la storia d’amore tra il seducente Fred (Morelli) e la paladina della sincerità a tutti i costi Clio (Mastronardi). Peccato che il loro rapporto parta già con una bugia perché lui non può rivelarle il suo lavoro di agente che fornisce alibi ai propri clienti il cui motto è “Meglio una bella bugia che una brutta verità”. La situazione si complica ancora di più quando il padre di lei (Ghini) si rivolge all’agenzia per nascondere alla moglie (Signoris) una scappatella con la sua giovane amante (Del Bufalo).

“Alla Sos Alibi si può proteggere il proprio giardino qualunque esso sia”, dice Giampaolo Morelli, noto al grande pubblico soprattutto per il suo personaggio-chiave dell’ispettore Coliandro: “Un poliziotto che pensa di essere uno strafigo e mente continuamente. Al contrario Fred è una persona più vera che decide di fare un business dopo essere stato ferito emotivamente a seguito della separazione dei suoi genitori. E’ una persona molto sensibile e fragile”.

“Clio è un’assolutista e sbaglia perché gli estremi non ti portano mai ad avere un quadro chiaro. Io tendo più all’equilibrio”, dice Alessandra Mastronardi. E Diana Del Bufalo: “Io interpreto una romantica in cerca di una solidità e di una figura paterna. Una donna che sogna di diventare una cantante rap”.

“Sono specializzato in personaggi che fanno passi sbagliati e che poi si ritrovano nella dimensione giusta- dice Massimo Ghini- Nelle commedie stiamo diventando più politicamente scorretti come i francesi e gli inglesi, facendo quel passo in più che ci permette di essere un po’ più cinici e crudeli. E questo è un bene”. E a proposito del cinema italiano Paolo Ruffini, che qui interpreta l’apprendista narcolettico dell’agenzia di Fred, aggiunge: “Il pubblico deve riprendere fiducia nel nostro cinema. Sono contento che un film italiano come Non ci resta che il crimine sia primo al box office. Tutto questo va sottolineato anche se è la concorrenza. L’agenzia dei bugiardi è una commedia sentimentale, demenziale, scorretta che poi vira verso la farsa. E’ un film con tanti sapori”. 

Infine Herbert Ballerina, nei panni del terzo componente dell’agenzia che “aggiusta” gli sbagli delle persone, conclude: “Sono un bugiardo cronico e non riesco a dire la verità. A dieci anni raccontai la prima bugia a mia madre: le dissi che andavo a mangiare a casa di un mio amico invece andai all’Acquapark di Giulianova e fui anche scoperto. Un’altra volta le dissi che era la migliore pasta e fagioli della mia vita quando al contrario era cattivissima. Per me dal tunnel delle bugie non si può mai uscire”.