“Non si tratta di un film autobiografico, ma è molto personale. Mia mamma, negli anni ‘80, viveva in una comunità alternativa in Oregon, e stava in isolamento sulle montagne. Però con questa storia non voglio parlare di cosa significa essere fuori dalla società: voglio ragionare sul rapporto padre figlio”. Così Matt Ross presenta Captain Fantastic alla Festa del Cinema di Roma 2016. Il film uscirà nelle sale italiane il 7 dicembre, distribuito da Good Films. Al festival, è presentato in coproduzione con Alice nella Città.

“Questo è uno dei migliori copioni che mi siano mai capitati tra le mani in questi anni. Ha attirato subito la mia attenzione. Mi interessava il viaggio emotivo che compie il mio personaggio. Io interpreto il padre, e ciò che più mi ha attirato è la sensazione di mistero: non sai mai come i nostri eroi potranno superare le difficoltà”. Viggo Mortensen è Ben, un padre devoto che preferisce la calma della foresta al frastuono della città. Ha sei figli: quattro maschi e due femmine, che vivono come selvaggi, anche se istruiti. Per mangiare vanno a caccia, e non conoscono il conformismo della società moderna. Un giorno, una tragedia colpisce la famiglia, costringendoli ad abbandonare quella realtà paradisiaca. Gli alberi e i fiori rappresentano il passato, e molto presto Ben scoprirà cosa significa essere un genitore.

L’attore americano alterna l’inglese all’italiano, e racconta la genesi del progetto: ”Quando ho letto il titolo, pensavo che si trattasse di un fumettone. Mi ricordava un supereroe della DC. Poi ho iniziato a leggere, e ho capito che si trattava di una splendida sorpresa. In un certo senso è un road movie, e i protagonisti intraprendono un viaggio sia fisico che personale, che distrugge ogni certezza”.

Dal cinema alla politica, non mancano i riferimenti alle presidenziali americane. “Ci troviamo in una situazione imbarazzante. Siamo sconcertati. Sembra di assistere ad un pessimo spettacolo hollywoodiano, in cui il conduttore di un reality show è il principale candidato del suo partito. E’ deprimente vedere una persona sessista, razzista e anche priva di qualsiasi qualifica, correre per la Casa Bianca. Il fatto che qualcuno possa votarlo mi spaventa”. Matt Ross sembra avere le idee chiare sulle prossime elezioni, e Viggo Mortensen non vuole contraddirlo: “È terribile. Forse questa è la peggiore campagna elettorale a cui abbia mai assistito, e parlarne è da brividi”. E infine scherza. “Votate verde!”.

Poi si torna al grande schermo: “Matt ha cominciato a lavorare molto prima delle riprese, e io l’ho aiutato. Abbiamo imparato a scalare le montagne, ci siamo allenati con le arti marziali e abbiamo pensato alla colonna sonora, che è molto importante in un film come questo. C’erano anche sei ragazzi da gestire: non è stato facile, ma alla fine del primo giorno eravamo già una famiglia. Matt ci ha dato coraggio, anche se il tempo era poco. Lui è un ottimo attore ed è anche molto bravo dietro la macchina da presa, perché riesce a portare la calma dove non c’è”. Parola di Aragorn, o meglio di Viggo Mortensen.