Venezia balla sulle note di La la Land, il musical che ha aperto (in concorso) la 73ma edizione della Mostra accolto dagli applausi convinti della stampa. Diretto da Damien Chazelle, 31 anni e un talento purissimo, il film è un omaggio ai grandi musical del passato, da Singing in the Rain a West Side Story, e insieme una loro rivisitazione in chiave moderna.

Ambientato a Los Angeles, la città dei sogni ma anche delle delusioni che fanno male, racconta la love story tra un pianista di jazz spiantato e un'aspirante attrice, interpretati magnificamente da Ryan Gosling ed Emma Stone (compagni di set per la seconda volta dopo Crazy Stupid Love), intrecciando gli alti e bassi emotivi con quelli delle loro carriere.

"Oggi abbiamo bisogno di musical perché c'è bisogno di speranza. E i film sono il linguaggio dei nostri sogni", ha detto Chazelle durante la conferenza stampa al Lido, dove si è presentato in compagnia della sola Emma Stone (Gosling è impegnato sul set di Blade Runner 2).

"Dietro una canzone c'è un'emozione - continua Chazelle - e prima di mettere mano al film ho riflettuto su quale fosse l'emozione di cui c'era più bisogno oggi, quella capace di trascinare anche le nuove generazioni. Fondamentalmente si trattava di rendere contemporaneo quello che era ormai ritenuto demodè. Sono molto contento del risultato".

"Abbiamo bisogno di abbandonare il cinismo e di credere di più ai nostri sogni - interviene Emma Stone -. Tra i giovani l'ironia e il disincanto diventano l'alibi per non provarci. Dovremmo invece metterci tutta la caparbietà e il coraggio che abbiamo per realizzare le cose che vogliamo".

Nel suo piccolo La La Land realizza il desiderio della Stone di cantare in un film: "Lo sognavo dall'età di otto anni", confessa. Farlo con Ryan Gosling poi: "Lui è stato un vero leader sul set. Ryan sa cantare e ballare benissimo, ma ha dovuto imparare a farlo con me. Mi ha aiutato molto".

Anche Chazelle corona qualcosa, realizzare un musical come quelli di una volta, "un musical alla Stanely Donen - azzarda - ma con un tocco di malinconia della scuola francese. Senza dimenticare il cinema italiano: non posso non pensare a Marcello Mastroianni (il riferimento è a 8 e mezzo, ndr) e a come sarebbe venuto fuori lui da quell'ingorgo che mostro nella scena iniziale del film".

Italia che Chazelle dichiara di amare sotto ogni aspetto, dalla cultura al cibo: "Sono qui da una settimana, per vivere intensamente questo momento. Purtroppo c'è stato il terremoto, una tragedia che mi ha colpito tantissimo".

In Italia La La Land uscirà il prossimo 26  gennaio con 01 Distribution e Leone Film Group.

Negli States si giocherà invece le sue carte a dicembre, nel pieno della stagione per gli Oscar. Variety, nel suo editoriale a caldo, gli ha già assegnato 12 potenziali statuette.