Arriva in sala Vendicami, il nuovo noir di Johnnie To, già applaudito all'ultima edizione del festival di Cannes e apprezzato da Quentin Tarantino. Dal 30 aprile in 80 copie con Fandango e la benedizione di Dario Argento, che oggi gli ha consegnato il Leone Nero 2009 del Courmayeur Noir in Festival, Vendicami parte da una donna francese (Sylvie Testud, Lourdes), un uomo cinese e i loro due bambini: i sicari piombano in casa, e ne fanno strage. Si salva solo la donna, al cui capezzale dalla Francia arriva il padre, Costello: presente da cuoco, passato da killer, ingaggerà tre sicari perché vendetta sia fatta...
Il nome Costello è un esplicito omaggio al Jean-Pierre Melville di Le Samourai (in Italia: Frank Costello, faccia d'angelo), e proprio Alain Delon l'avrebbe dovuto interpretare: nulla di fatto, a rimpiazzarlo è stato il rocker transalpino Johnny Hallyday, protagonista di un'altra ottima prova dopo L'uomo del treno di Leconte.
Dunque, vendetta, ma "piena di vita, come tutto il suo cinema, in bilico tra western alla Peckinpah e noir francese: mi ha entusiasmato, To è uno dei talenti asiatici più interessanti", dice Dario Argento (in cantiere un horror negli Usa a fine anno), e, se non l'unica, è tra le poche dichiarazioni intelligibili dell'odierna conferenza stampa al Politecnico Fandango di Roma, ritardata dalla cancellazione del volo Alitalia di To da Udine (Far East Film Festival), dominata da surreali perdite di senso nella "traduzione" dal cinese all'italiano e striminzita dalla laconicità del talentuoso regista hongkonghese. 
Con qualche difficoltà, veniamo a sapere da To che "la vendetta di Costello è senza senso, perché l'uomo perde la memoria: è la sua punizione"; "Girando non ne ero consapevole, poi me l'han fatto notare: sì, il mio Vendicami è in stile western"; "Non farei un film sulla mafia, perché quella vecchia è già stata inquadrata da Coppola, e quella contemporanea non la conosco"; "Sono un bon vivant, mi piace la buona cucina, e la tavola è il luogo migliore per raccontare storie"; "Quando ho incontrato Hallyday a Parigi, mi son detto subito che era la persona giusta per il mio Costello"; "Come nei film western, come fanno i cinesi, anche qui quando (Costello) si ha un problema si va in chiesa a chiedere aiuto a Dio".
Da ultimo, una smentita: To non dirigerà il remake de I senza nome (Le cercle rouge) di Melville.