(Cinematografo.it/Adnkronos) - Dopo l'esordio alla 69ª Mostra del Cinema di Venezia il 31 agosto scorso, Old Cinema, la prima piattaforma nazionale di documentazione e riqualificazione delle sale perdute, debutta in Trentino venerdì 14 settembre con un mese di eventi e una partecipazione speciale: Giuseppe Tornatore, che ha condiviso il sogno fin dalla nascita un anno fa.
L'idea visionaria è di Ambra Craighero, fotogiornalista che insegue la costellazione dei cinema perduti nel mondo, e Roberta Bonazza, cultural manager con una lunga esperienza in territorio trentino. Insieme decidono, nel 2011, di creare il primo network di saperi sul tema: una rete in progress fatta di istituzioni, università, imprese, addetti ai lavori, studiosi e cittadini, che possano dialogare attraverso un sito condiviso (www.oldcinema.it). Il format Trentino (2011-2012) è il modello dei prossimi sviluppi in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna tra il 2013 e il 2015.
Lo step pilota si realizza in Trentino, con il sostegno delle istituzioni locali (Provincia autonoma di Trento, Comune di Arco, Amsa e Comune di Riva del Garda) e sulla base scientifica di 280 faldoni relativi a 300 cinema trentini documentati dal 1946 al 1987. Un emozionante viaggio on the road ha fatto poi riaffiorare sul campo 35 old cinemas con foto, testimonianze, trecento ore di girato (con riprese del videomaker Luciano Stoffella) e il primo docufilm di Old Cinema: "Alla ricerca delle sale perdute".
E si intitola "Old Cinema. Alla ricerca delle sale perdute" anche la manifestazione trentina, che si svolge dal 14 settembre al 14 ottobre là dove il progetto è nato: l'ex Cinema Impero (1912) e l'ex cinema Iris (1948) ad Arco, magnifiche sale cinematografiche liberty inserite in un unico edificio asburgico. Proprio all'Iris, il "Salone delle feste" che fu cinema dal 1948 al 1967, si ripete la magia di Nuovo Cinema Paradiso. Oscurate le grandi finestre per l'occasione, il film capolavoro di Tornatore viene proiettato su pellicola dal cineproiezionista Agostino Cenzato.
Al cuore della kermesse c'é il docufilm nella versione integrale di un'ora, con storie uniche. Dallo schermo-pulpito del cinema-chiesa di Lodrone, ai due ex cinema di Arco. Dalla spettatrice dello Smeraldo di Tione, che portava la legna per la stufa in sala, al cercatore d'oro Nicolini, che fondò il cinema Dante a Strada. Fino al gelataio Osvaldo Bologna, che ha trasformato in laboratorio di pasticceria il "suo" old cinema, l'Astra di Mori, dove aveva fatto l'ambulante. Nel lungometraggio si avvicendano grandi voci d'autore: Giuseppe Tornatore, Ennio Morricone, Ettore Scola, Lina Wertmuller, Erri De Luca, Giordano Bruno Guerri, Paolo Mereghetti e Isabella Bossi Fedrigotti, che ridisegnano un'epoca del cinema italiano. "Il cinema e' nato nelle piccole sale, con il pianista che suonava la musica", ricorda Morricone, mentre alla Wertmuller tornano alla mente i "cinema pidocchietti" della Capitale, come il Regina, oggi un magazzino. Se Guerri sorride dei "mezzi biglietti" razionati dalle sale parrocchiali, l'old cinema dell'infanzia di Tornatore e' il Supercinema di Bagheria, oggi multisala.
Il secondo appuntamento della rassegna è sabato 15 settembre, al MART di Rovereto, con l'inaugurazione della mostra fotografica "Giuseppe Tornatore. Prima del cinema", alla presenza del regista siciliano (l'esposizione prosegue fino al 14 ottobre). Poi il 21 settembre, al MAG Museo Alto Garda di Riva, si assiste alla performance di Giordano Bruno Guerri sul cinema dannunziano e inizia la personale di Ambra Craighero Dal Trentino all'India. Vecchi cinema, tra immagine e racconto (fino al 14 ottobre).
Tra gli altri eventi in cartellone figurano l'incontro con l'assessore alla Cultura di Milano Stefano Boeri sul cinema Orchidea di Milano, che riaprira' nel 2013; il cortometraggio di Francesca Ciammitti sull'old cinema Metropolitan nei ricordi di Carlo Lizzani (in collaborazione con Istituto Luce Cinecitta'); una retrospettiva d'autore su Scola, Bogdanovich, Odorisio e Ferreri. L'evento è l'occasione per riflettere sui dati più recenti di quanti e quali siano i cinema perduti in Italia. Dal 2001 ai primi mesi del 2012, in Italia è sceso il buio su 761 sale, perlopiu' monosala (fonti: ANEC; Cinetel). Altre centinaia sono in crisi per la digitalizzazione obbligatoria nel 2014. Sullo sfondo, poi, il sottobosco delle sale chiuse dagli anni Cinquanta in poi: schiacciate dalla tv, dalla crisi del cinema, dalla rivoluzione dei multisala e di Internet. Per tutti questi cinema, Old Cinema vuole colmare uno 'scippo della memoria'. L'altra emergenza è quella di 'salvare' e riconnotare almeno 20 sale (una per ogni regione) come incubatori culturali di contenuti cinematografici, hi-tech e digitali. E' già un modello l'ex cinema Impero di Arco, che oggi rivive come 'Lab' permanente di Old Cinema, destinato agli studi, alle proiezioni a tema e alla restituzione periodica delle ricerche. Perchè torni, nell'era del Web 2.0, officina di cultura e condivisione sociale. E' Giuseppe Tornatore a condensare questa intuizione e questa sfida. "Il ricordo che ho io -dice sorridendo nel docufilm- è che nel mondo del cinema ci sia sempre stata l'idea che una stagione stia per terminare e ne stia per cominciare un'altra. C'è sempre stata questa sensazione, quasi di precarietà. Adesso sentiamo che la rivoluzione digitale sta spazzando via un'esperienza. Poi scopriremo che non è così: che non è altro che una continua trasformazione".