La carica dei 5000 è pronta a sbarcare al Lido: sono coloro che tra stasera e domani faranno tappa alla Mostra per accogliere Vasco Rossi. A salutare Johnny Depp la settimana scorsa erano stati in 2000. Questione di appeal. Quello che il rocker emiliano dimostra di avere anche davanti alla macchina da presa dove si atteggia a divo consumato, ora imitando il colonnello Kurtz di Marlon Brando, ora tirando pugni davanti allo specchio come il Jack La Motta di De Niro. La più grande rockstar italiana è la protagonista de Il decalogo di Vasco, un documentario in dieci capitoli diretto da Fabio Masi, scuola Blob, fan sfegatato del Blasco  e per anni inviato al Lido come reporter dissacrante: "Dall'altra parte - confida - è tutta un'altra cosa".

Il documentario inizia con Fabio Masi e l'amico Gianluca Della Valle in auto con un cartonato di Vasco Rossi, "rubato dal Medimex di Bari". Durante il tragitto dalla Puglia a Bologna, succede qualcosa di magico: "Questa sagoma come nella favola di Collodi prende vita e sogna ad occhi aperti - dice Masi -. La sagoma sogna momenti del suo vissuto. Sogna se stesso. Ed esce fuori un ritratto inedito di Vasco." Ci sono 9 sogni e un incubo nel film. Il sogno finale farà la gioia dei fan: è il videoclip del nuovo brano di Vasco, Quante volte.

A differenza di Questa storia qua di Alessandro Paris e Sibylle Righetti, che era un doc biografico-musicale piuttosto canonico, Il decalogo di Vasco procede più per associazioni libere, frammenti del Vasco pensiero, visioni oniriche, canzoni che, come dice uno dei suoi pezzi più celebri, "sono come i sogni".

Notoriamente introverso, Vasco si concede stavolta con una generosità e un'autoironia che poche volte gli abbiamo visto. Nel capitolo intitolato "Metodo Parazza", è spassoso quando sulla spiaggia mostra al regista la posizione del guerriero che gli consente di mantenersi, come ribadisce, "in splendida forma".  In quello denominato "Vascologia", fa da esegeta alle proprie canzoni con allegra e ruvida essenzialità. In "Profondo Rossi" invece dà espressione a uno dei suoi peggiori incubi, con inaspettati effetti pulp.

Il doc è ovviamente un altro prezioso cimelio per i fan di Vasco, che avranno la possibilità di vederlo in tv, Rai 3, seconda serata, il prossimo 20 settembre. Domani invece proiezione ufficiale in Sala Grande al Lido, con una introduzione tutta da gustare: il rocker emiliano concederà una breve intervista a Vincenzo Mollica. Per i fortunati titolari dei biglietti si profila Una splendida giornata.