“Siamo tornati all'ovile della commedia, dopo il mancato successo di Sotto il vestito niente – L'ultima sfilata”. Così Carlo Vanzina presenta Ex – Amici come prima!, sceneggiato con il fratello Enrico, prodotto dalla IIF di Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema e distribuito dal 7 ottobre in 500 copie con 01.
Mosaico poco serio e  molto faceto di unioni, separazioni, storie e storielle relazionali sotto il segno degli ex, affidato a un cast all star (Enrico Brignano, Tosca D'Aquino, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Teresa Mannino, Ricky Memphis, Gabriella Pession, Paolo Ruffini, Liz Solari, Natasha Stefanenko, Vincenzo Salemme ), Ex - Amici come prima! cerca la quadratura del cerchio tra “sentimento e divertimento: si bilanciano - sottolinea Carlo -  ma è un'unione sempre difficile”.
Nella speranza (Fulvio Lucisano, per la prima volta in cammeo) che “quest'estate finalmente finisca: il calo di spettatori è del 30%”, questa commedia non è da intendersi quale sequel di Ex di Fausto Brizzi, nonostante i Vanzina abbiano “aperto dei generi” e mai prima d'ora si siano cimentati nel prosieguo di filoni inaugurati da altri: “Comunque, Brizzi mi è sempre piaciuto – dice Carlo – e mi ha confessato di essersi ispirato al nostro Sapore di mare per Notte prima degli esami. In ogni caso, il nostro sguardo è diverso dal suo, inquadriamo la realtà di oggi e il politico che rinuncia interpretato da Salemme è un'intuizione di cui andiamo fieri”.
“Il cinema sta sempre nella realtà, anzi, la anticipa”, ribatte Enrico, sottolineando come “il nostro Paese non sta bene, ma noi cerchiamo di infondere speranza e sentimenti, stile Love Actually: esci dalla visione e pesi un po' meno”.
Non mancano battute sulla politica, sempre affidate a Salemme: da “Noi in Italia ci occupiamo di gossip” a “Sono andato a letto con un premier, come una escort”, dopo che il suo eurodeputato consuma una notte d'amore con la primo ministro “delle Repubbliche Baltiche” interpretata dalla Stefanenko. “Un politico che diventa ex politico: pare fantascienza italiana…”, ghigna Enrico, ma in realtà i Vanzina non ci vanno giù troppo forte, e ironicamente ne convengono: “Moretti sicuramente avrebbe calcato di più la mano”.