Dei circa 6.000 schermi nel mondo dotati, alla fine del 2007, di proiettori digitali, la stragrande maggioranza si trova nel Nord America. Quest'area, secondo i dati Media Salles, nel giro di due anni, è passata a rappresentare da circa il 30%, quasi l'80% dell'offerta digitale mondiale. L'Europa, pur con tassi di crescita importanti e pur essendo il secondo mercato mondiale, si trova in posizione assai staccata. In Italia, secondo i dati rilevati dall'Anec, associazione nazionale esercenti cinema, oggi gli schermi attrezzati con il digitale sono più di 50. Ma il numero dei cinema digitali nel nostro Paese è destinato a crescere velocemente nei prossimi mesi, grazie anche agli incentivi fiscali previsti con il reintegro del tax credit. "Un primo effetto positivo di questo reintegro - spiega Paolo Protti, presidente dell'Anec, al Giornale dello Spettacolo - è quello di dare più tranquillità agli esercenti rispetto ai loro investimenti. Attendiamo ora il regolamento attuativo: non è un caso che i proponenti dell'emendamento per il reintegro del tax credit si stiano attivando in questo senso, per esempio col "manuale d'uso" proposto dall'on. Gabriella Carlucci. E' lecito attendersi un'attenzione speciale per cinema d'essai e piccole e medie imprese di esercizio, in sintonia con l'approccio della Commissione Europea. E' chiaro che ognuno dovrà fare la sua parte: l'intervento dello Stato non potrà motivare una deroga rispetto alla compartecipazione che ci si attende dalla distribuzione".