Filmitalia presenta in anteprima mondiale al 60° Festival di Locarno (1-11 agosto) la retrospettiva completa degli otto cortometraggi realizzati dall'artista pisana Ursula Ferrara. Le opere saranno presentate nella sezione Play Forward martedi 7 agosto alle ore 14.00 al cinema L'Altra Sala e in replica mercoledì 8 alle ore 16.15 presso il Cinema Otello Ascona. Insieme all'artista, Filmitalia ha curato per l'occasione una pubblicazione dedicata al lavoro cinematografico dell'artista. Sarà inoltre allestita, per tutta la durata del Festival presso il Museo di Casorella, una mostra delle tavole preparatorie dei cortometraggi e di altro materiale utilizzato da Ursula Ferrara per la realizzazione dei suoi cortometraggi.
Nata il 28 maggio 1961, Ursula Ferrara si diploma all'Istituto d'Arte a Firenze. Nel 1984 disegna il suo primo cartone animato Lucidi folli, cui seguiranno Congiuntivo futuro (1988), che si aggiudica il Silver Award dell'Art Director's Club di New York, Amore asimmetrico (1990), che vince il Nastro d'Argento per il miglior cortometraggio e Come persone (1995), tutti disegnati in bianco e nero (matita su carta). Quasi niente è il primo film a colori, realizzato, come i successivi due, con tecnica ad olio su acetato. Seguono Cinque stanze (1999) e La partita (2002), che partecipa al concorso cortometraggi della 53° Berlinale e riceve il Kodak Short Film Award del Festival Cinema Giovani di Torino. News (2006) è il quarto film a colori, realizzato con tecnica mista (olio su acetato, decoupage) e partecipa alla Semine de la Critique del Festival di Cannes.
"Ursula Ferrara, in un corpus di opere che è ancora piccolo perché la fatica di farlo è grande, realizza tutto questo attraverso la pazienza e la costante abilità artigianale di chi non ha ancora accettato l'aiuto e l'uniformazione del computer. È, il suo, il lavoro minuzioso e geniale di un'artista che ha scelto di parlare attraverso la sua matita e i suoi pennelli, il bianco e nero del disegno e la densità dell'olio, la scansione dei fotogrammi dipinti e il commento musicale, per dare voce a una fantasia che fa della metafora la fonte dell'espressione e del discorso, per trasfigurare la realtà in immagini destinate a durare" (Irene Bignardi, Presidente di Filmitalia).