(Cinematografo.it/Adnkronos) - Galera invece di onori in Svizzera per Roman Polanski: il regista franco polacco é stato arrestato sabato sera al suo arrivo all'aeroporto di Zurigo, dove ieri doveva ricevere un premio alla carriera in occasione del quinto Festival cinematografico della città. Polanski è stato posto in detenzione preventiva in attesa di estradizione verso gli Stati Uniti, in base ad un mandato di cattura emesso nel 1978 dalle autorità americane per rapporti sessuali con una minorenne. "Non ci sono motivi per non eseguire un mandato d'arresto valido", ha detto all'agenzia di stampa elvetica Ats il portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), Guido Balmer. Polanski è stato arrestato in seguito ad una ricerca internazionale lanciata dalle autorità americane nel 2005 in relazione ad un mandato d'arresto emesso nel 1978, ha spiegato. Le autorità svizzere devono ora verificare se Polanski possa effettivamente essere estradato, e per questo potrebbero essere necessari alcuni giorni. Il noto regista può fare appello contro la decisione. Il legale francese di Polanski, Georges Kiejman, ha già detto alla radio francese che intende fare ricorso e invalidare l'arresto del suo assistito. Se necessario ricorrerà a tutti i mezzi giuridici concessi dalla giustizia elvetica. Nel frattempo anche l'ambasciata polacca a Berna ha offerto assistenza a Polanski, ha riferito un portavoce del ministero degli esteri di Varsavia. Polanski, che oggi ha 76 anni, venne arrestato a Los Angeles nel 1977 in seguito alla denuncia dei genitori di una ragazza di 13 anni con l'accusa di "relazioni sessuali illecite". Un episodio avvenuto nella casa all'epoca di Jack Nicholson a Hollywood. Polanski si era difeso affermando che l'adolescente era consenziente e aveva avuto precedenti esperienze sessuali. Rimase tuttavia in cella per poco più di un mese, ma prima della sentenza lasciò definitivamente il Paese e si rifugiò in Europa. Lo scorso maggio un tribunale di Los Angeles ha respinto la richiesta di Polanski di archiviare le accuse. In un comunicato, il ministro francese della Cultura, Frédéric Mitterand, si é detto "stupefatto" per l'arresto, ricordando che Roman Polanski é cittadino francese. Il ministro ha poi precisato di aver "consultato il presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, che segue la vicenda con grande attenzione e condivide l'auspicio per una soluzione rapida". Roman Polanski era giunto in Svizzera per partecipare al Festival di Zurigo, nell'ambito del quale questa sera avrebbe dovuto ritirare un premio alla carriera. "La direzione del festival ha appreso la notizia con costernazione e shock", si legge in un comunicato. L'associazione dei registi cinematografici svizzeri ha protestato contro l'arresto, considerandolo "una grottesca farsa giuridica" e "un enorme scandalo culturale". Ciò può "provocare enormi danni all'immagine della Svizzera a livello internazionale", ma é anche "uno schiaffo a tutti gli operatori culturali del paese", scrive in un comunicato l'Associazione svizzera regia e sceneggiatura di film (ARF/FDS). Si sono detti "molto stupiti" per l'arresto anche il direttore dell'Ufficio federale della cultura (UFC), Jean-Frédérik Jauslin e il regista di documentari Christian Frei, che doveva partecipare alla consegna del premio alla carriera a Polanski.