Difficile trovarsi a parlare dell'industria cinematografica nel giorno in cui è mancato Mario Monicelli; Steve Della Casa, presidente della Film Commission Torino Piemonte e del FIP (Film Invesimenti Piemonte), in apertura di conferenza lo ricorda con affetto sottolineando il rapporto profondo che legava il regista toscano al Piemonte. Il FIP, per Della Casa “è una leva finanziaria che deve dare una spinta in più al sistema cinema Piemonte”. Paolo Tenna, amministratore delegato di FIP, spiega cos'è stato fatto in questi mesi: “Sono stati esaminati 25 progetti, 6 dei quali sono stati approvati perché in grado di garantire un ritorno economico e di prestigio al FIP”. Mario Gianani, anch'egli amministratore, individua in “aprire” la parola d'ordine del FIP: una completa apertura a prodotti eterogenei e autori diversi. Gianani ci tiene a rimarcare l'occhio di riguardo che FIP ha nei confronti del docufilm: “genere utile per comprendere la nostra realtà”. Altra mission di FIP: valorizzare la figura del produttore, che spesso deve esporsi economicamente partendo da una semplice sceneggiatura, correndo grandi rischi.
Ecco i 6 film sostenuti: Il giorno in più, girato a Torino e tratto dal libro di Fabio Volo (1 milione di copie vendute); sarà distribuito da 01 in aprile con 350 copie. Volo ha collaborato alla sceneggiatura e ne sarà il protagonista. Tutta colpa della musica, girato a Biella e prodotto dalla casa di produzione di Ficarra e Picone; protagonista Ricky Tognazzi, sarà nelle sale in aprile con 300 copie. I primi della lista, prodotto dalla Palomar (Noi credevamo e la serie Tv Il commissario Montalbano). Protagonista: Claudio Santamaria. Sette opere di misericordia, prodotto da La Sarraz Production per la regia dei fratelli De Serio, registi nati e cresciuti, anche artisticamente, sul territorio piemontese. Gli ultimi due film sono: Il fantasista (in collaborazione con Slow Food) e Il ragazzo invisibile (produzione Indigo). Prende poi la parola Fiorenzo Alfieri (ex assessore alla Cultura della Città di Torino) che ricorda “di quando a Torino c'erano tutti gli elementi in grado di costruire una rete, ma non esisteva un fondo per creare un vero e proprio sistema produttivo. Finalmente con FIP tutti gli elementi sono presenti e funzionanti”. Per concludere Michele Coppola (neo assessore alla Cultura) si complimenta con franchezza con Gianani, Tenna e Della Casa per aver affrontato, senza campanilismi politici, la materia FIP con grande professionalità e lungimiranza. Si dichiara infine felice dei successi di questa edizione del TFF di Gianni Amelio.