Il milanese trapiantato in Puglia Diego Abatantuono, il senatore truffaldino Lino Banfi, la manager lampedusana ma “meneghina” d'adozione Teresa Mannino, l'evasore Maurizio Mattioli con l'assistente Gabriele Cirilli, il notaio napoletano Vincenzo Salemme e la moglie Tosca D'Aquino, il tifoso viola Paolo Conticini e la fidanzata Chiara Francini, e il nobile romano decaduto Christian De Sica: sono loro i protagonisti della commedia a episodi dei fratelli Vanzina, Buona giornata, dal 30 marzo nelle nostre sale in 500 copie targate Medusa.
“Una giornata italiana, 24 ore di storie buffe: 15 minuti a testa per ogni storia e interprete, ma il film ha un'idea unitaria”, dice il regista Carlo, mentre il fratello e co-sceneggiatore Enrico parla di “un film non presuntuoso, non alla Altman: volevamo far ridere, prendendo dal Marchese del Grillo, dalla farsa napoletana, con un Banfi d'annata '70-'80, un Mattioli sommo e un Abatantuono sublime”. “Episodi tagliati su misura” degli interpreti, con Abatantuono che addirittura s'è scritto il proprio (Orecchiette alla milanese), Buona giornata è il 53esimo film diretto da Carlo Vanzina: “Lui ed Enrico sono dei profeti incredibili, hanno scritto il mio evasore prima che salisse all'ordine del giorno”, dice Mattioli, mentre Banfi loda “il garbo di Carlo che dà adrenalina” e snocciola i suoi numeri: “103 film, di cui 96 con Medusa”.
Viceversa, De Sica ritrova la regia dei Vanzina dopo 12 anni e per il suo principe, “un uomo inutile”, ha mixato “l'eleganza di Mario D'Urso e il presenzialismo di Carlo Giovannelli”, mentre Abatantuono ricorda come Steno fosse “più nervoso” del figlio Carlo. L'ultima parola a Banfi: come prenderanno i politici il suo ritratto di un senatore che fa perfino votare un morto per scongiurare la galera?” La prenderanno bene, come già ha fatto Mastella a Porta a porta”.