2mila visitatori in un weekend. Non è Picasso, non è Van Gogh e non è pittura, ma cinema: cinema formato famiglia. Sono tali, e sono tante, le presenze raccolte nei primi tre giorni a Palazzo Reale dalla mostra fotografica “Famiglia all'italiana”, organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e aperta al pubblico fino al 1° aprile. 
Oltre 60 scatti, firmati dai maggiori fotografi di scena del nostro cinema, raccontano la storia della famiglia italiana: da Assunta Spina a Piccolo mondo antico, dal Cuore grande delle ragazze ad Anche libero va bene, “il cinema tricolore - dice il presidente FEdS Dario E. Viganò - rende omaggio alla famiglia per quel che è: istituzione dinamica, attraverso cui riflettere in scala i cambiamenti sociali, le increspature del nostro tessuto antropologico, l'ordito esistenziale e la trama relazionale”.
Ed è un successo, cui - dice il responsabile Comunicazione Sociali della Diocesi di Milano don Davide Milani - “contribuiscono tanti fattori convergenti: l' oggettivo interesse del tema: non banale, ma accessibile, percepito dal pubblico alla propria portata; il territorio comune rappresentato dal nostro cinema; la sensibilità del percorso espositivo; il bisogno di un recupero memoriale e, infine, la crescente attesa per l'Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno”.
Insomma, se troppo spesso la famiglia finisce sotto attacco mediatico, qui - prosegue don Milani - “si ricorda come non sia in crisi, semmai a esserlo è la coppia, come rileva il cardinale Scola. C'è voglia di famiglia, desiderio di scoprirne il segreto arcano, millenario, e questo percorso aiuta a carpirlo: non impone, piuttosto suggerisce, non è predicazione ex cathedra, bensì una soglia accessibile, superabile”.