"Con questo film non critico la tv, ma dimostro che può essere rischiosa, soprattutto per chi non è pronto ad un successo inaspettato". Così Vincenzo Salemme presenta il suo nuovo film, No Problem, ottavo lavoro da regista e protagonista in dieci anni per il comico napoletano, prodotto da Medusa (in collaborazione con Sky) e nelle sale dal 10 ottobre con 450 copie.
"Il mio personaggio è un attore fragile", continua Salemme, sullo schermo interprete in declino di fiction per la tv, costantemente oscurato dalle performance di un baby attore. Ma quando nella sua vita comparirà un altro bambino, Mirko, orfano di padre e fan di Arturo Cremisi (questo il nome del personaggio interpretato da Salemme), i media non perderanno tempo a costruire i soliti risvolti strappalacrime, anche aiutati dall'agente dell'attore, interpretato da Sergio Rubini. "Conoscevo i film di Salemme - racconta l'attore - veniamo entrambi dal teatro e da tempo mi sarebbe piaciuto lavorare con lui".
Dopo il successo del precedente SMS, torna poi ad affiancare il regista-attore Giorgio Panariello, stavolta nei panni dello zio di Mirko affetto da sdoppiamento della personalità: "Ho cercato di evitare la macchietta a tutti i costi perché il personaggio fosse il più possibile credibile", dice il comico toscano, già regista di due lungometraggi per il grande schermo, che per il prossimo futuro vorrebbe affidare proprio a Salemme la regia di un suo progetto: "Credo sia arrivato il momento anche per me di girare un film scritto da altri", conferma Salemme, quasi a rimarcare il senso più diretto di questo suo ultimo lavoro: No problem...