A 23 anni di distanza tornano sul grande schermo i supertifosi di Eccezzziunale veramente. Il sequel - diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato dal regista insieme al fratello Enrico e al protagonista di allora e di oggi, Diego Abatantuono - arriverà nelle sale italiane il 20 gennaio, in 450 copie e distribuito dalla 01. Si tratta del terzo sequel diretto dai due registi sulla scia del revival trash inaugurato con La mandrakata (seguito ideale di Febbre da cavallo) e Il ritorno del Monnezza. "Abbiamo deciso di girare questo secondo episodio per le tante richieste che abbiamo ricevuto" spiega Abatantuono, che parla di "attesa sproporzionata" e chiarisce come maggiore insistenza sia arrivata "soprattutto dai più giovani, quelli che hanno potuto vedere l'originale soltanto in dvd o che forse non lo hanno neanche mai visto". Ad accompagnare l'attore e i fratelli Vanzina, questa mattina a Roma c'erano anche gli altri protagonisti di Eccezzziunale veramente capitolo secondo... me: Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Nino Frassica e Anna Maria Barbera, in arte Sconsolata. Assenti Luigi Maria Burruano, Tony Sperandeo, Mauro Di Francesco e Ugo Conti. "Quello che ci interessava più di ogni cosa - prosegue Abatantuono - era fare soprattutto un film comico, come ormai non se ne fanno più". In Eccezzziunale veramente capitolo secondo... me (costo complessivo 8 milioni di euro) l'attore milanese riprende i ruoli dei tre personaggi che interpretava agli inizi degli anni '80, il milanista Donato, l'interista Franco e lo juventino Tirzan. Tutto ha inizio con il rientro di Donato a Milano dopo tanti anni di assenza dall'Italia e la scoperta di avere avuto un figlio dalla sua fidanzata di allora (Anna Maria Barbera). Al trauma si aggiunge quello ben peggiore di apprendere che il ragazzo è diventato il capo degli ultras interisti. Nel frattempo Tirzan si risveglia dal coma in cui era caduto 20 anni prima e scopre che la moglie (Sabrina Ferilli) ha una relazione con il camionista che lo aveva investito (il divertente Carlo Buccirosso). Vittima del gioco, l'interista Franco è al completo tracollo finanziario e ha deciso di farla finita quando per un colpo di fortuna trova una valigetta piena di soldi. Purtroppo scopre che quel denaro appartiene alla mafia.  "Con questo film e con i due precedenti sequel abbiamo voluto lanciare un segnale forte ai nostri giovani colleghi - dice Enrico Vanzina - affinché ricomincino a fare film che parlino in maniera comica della propria generazione. I giovani di oggi hanno dimostrato di avere ancora voglia di ridere e, anche se sono americanizzati, se trovano commedie che parlano in maniera buffa dei nostri difetti e delle nostre piccole manie  a vedere i film italiani ci vanno". "Spero che si possano tornare a fare film comici non solo a Natale" gli fa eco Abatantuono. Naturalmente protagonista assoluto anche in questo secondo episodio è il gioco del calcio (in alcuni camei compaiono anche alcuni giocatori, tra i quali, Dida, Costacurta, Gattuso, Maldini, Ambrosini e Shevchenko). "Questo è un film anti-violenza" chiarisce il regista Carlo, sebbene torni il grido di battaglia urlato allo stadio da Donato: "La parola d'ordine è sempre la stessa: viuuulenza!!". "Vogliamo riportare questo gioco a quello che deve essere: gente matta che si sfotte e si prende in giro, ma niente di più". Quello della tifoseria "è un problema serio - dice Abatantuono -. Rispetto al passato è cambiata poco, forse è un po' peggio di prima". Quella che si vede nel film "è una tifoseria allegra - continua l'attore - e non c'è violenza perché vorremmo che fosse così anche nella realtà". Per Sabrina Ferilli si tratta di un ritorno alla commedia dopo gli ultimi ruoli drammatici interpretati per la televisione. "Sentivo la necessità di tornare a un genere brillante e comico" spiega l'attrice, che parla di una sintonia perfetta con Abatantuono. Quest'ultimo è attualmente impegnato nelle riprese del nuovo film di Pupi Avati, La cena per farli conoscere, ma non esclude la possibilità che nel suo futuro possa esserci anche un sequel di Attila flagello di Dio, il cui dvd ha venduto 150.000 mila copie, più di quelle di Matrix.