"Non conta la politica, non c'è bisogno di far apparire Bossi o utilizzare qualche slogan: il mio personaggio è un protoleghista, un ignorantotto settentrionale convinto che nel sud Italia siano presenti tutte le peggiori condizioni possibili, tanto da presentarsi con il giubbotto antiproiettile. E invece, arrivato in questo paesino del Cilento (Santa Maria di Castellabate, ndr), troverà una gentilezza estrema da parte di tutti, a volte al limite dell'opprimente: Barbarossa (il film di Martinelli in uscita domani, già "adottato" dalla Lega, ndr) non l'ho visto, ma da quello che ho capito è tutto incentrato sul concetto del 'non passa lo straniero'. Ecco, qui è tutto il contrario". Claudio Bisio racconta così il suo nuovo impegno cinematografico, che lo vede nei panni di Alberto nella commedia Benvenuti al Sud, remake del fortunatissimo Giù al nord (Bienvenue chez les Ch'tis) di Dany Boon (che sarà presente in un cammeo), straordinario fenomeno d'incassi in Francia (qualcosa come 120 milioni di euro al box office transalpino), distribuito in Italia da Medusa che, da subito, ne ha acquisito i diritti per rifarlo in Italia, realizzato da Cattleya con il contributo della Regione Campania - Assessorato all'Agricoltura, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania ed il Comune di Castellabate: "Più di un remake vero e proprio, mi piace considerarlo un 'trapianto' - dice il regista Luca Miniero, al primo film "in solitaria" dopo i tre realizzati insieme a Paolo Genovese - perché il contrasto tra nord e sud è molto presente anche nel nostro paese e la sceneggiatura che ha scritto Massimo Gaudioso (Pranzo di Ferragosto, Gomorra) sembra tutt'altro che non originale: i luoghi comuni che ci contraddistinguono, i conflitti tra settentrione e meridione sono molto più profondi e antichi di quanto rivelato dall'attuale dibattito politico. Quello che conta, però, è che la nostra sarà una commedia sull'umanità, sull'accoglienza: chi viene dalla città, a prescinedere da nord e sud - prosegue Miniero - è regolarmente più freddo e distante di quanto possano essere gli abitanti di un piccolo paese, ancora abituati ad avere rapporti diretti con le persone".
Responsabile dell'ufficio postale di una cittadina brianzola, Alberto arriva addirittura a fingersi invalido pur di ottenere il trasferimento a Milano: scoperto, viene mandato per punizione in un paesino della Campania: armato di pregiudizi e convinto di arrivare nella terra della camorra, dei rifiuti per le strade e dei "terroni" nullafacenti, scoprirà invece un luogo ricco di sorprese e popolato da gente ospitale, ad iniziare dai colleghi dell'ufficio postale, su tutti Mattia (Alessandro Siani), con il quale diventerà molto amico al punto di aiutarlo a riconquistare l'amata Maria (Valentina Lodovini): il problema, ora, sarà continuare a far credere alla moglie, rimasta al Nord, che tutto quello che temevano prima della partenza è confermato. "La cosa più grave - dice Angela Finocchiaro, nel film Silvia, la moglie di Alberto, anche lei schiava di preconcetti - è quella che lui commette all'inizio, il fatto di fingersi invalido per scalare le graduatorie e ottenere il posto. E' questa ignoranza abissale, a prescindere dal contrasto nord/sud o da eventuali identità politiche, che mette il personaggio di Alberto nella posizione di non poter davvero giudicare nessuno". Oltre a quella che già viene considerata una nuova e affiatata coppia comica (Bisio/Siani), con il secondo "napoletano doc" stanco di vedere sempre rappresentata dai media la sua terra in un unico modo ("Ho 34 anni e non mi hanno ancora mai rubato il portafoglio"), fanno parte del cast anche due caratteristi storici del nostro cinema, Giacomo Rizzo (è stato L'amico di famiglia di Sorrentino) e Nando Paone (gli affezionati lo ricorderanno con Bud Spencer in Lo chiamavano Bulldozer e Bomber, ma soprattutto al fianco di Lino Banfi in Vai avanti tu che mi vien da ridere, nel ruolo di Cavicchioni).
Ultima settimana di riprese a Castellabate, paesino del Cilento il cui centro storico è patrimonio Mondiale dell'Unesco e il litorale bandiera blu da oltre dieci anni, Benvenuti al Sud (nelle sale molto probabilmente ad ottobre 2010) è stato realizzato con il contributo della Film Commission Regione Campania: "Abbiamo fatto di tutto per avere qui il film - dice il direttore della Film Commission Maurizio Gemma - non solo per gli innegabili vantaggi dal punto di vista turistico e di ritorno d'immagine, ma anche perché ci piaceva molto l'idea che finalmente un film raccontasse una parte di verità su una parte del sud in cui, oltre a vivere bene, si riesce anche a lavorare bene.