"Sto scrivendo il mio prossimo film con Diego De Silva, da tempo volevamo lavorare insieme. E' un soggetto originale, che riflette la nostra comune evoluzione: nel segno dell'ironia, con la quale affrontiamo un grande tema". Parola di Francesco Patierno, il regista di Pater Familias e Il mattino ha l'oro in bocca, che sarà protagonista oggi a Tertio Millennio Film Fest, con la proiezione del documentario Zero e l'incontro con il pubblico al Cinema Trevi di Roma. 
Frutto della collaborazione con lo scrittore napoletano De Silva, già al cinema con l'adattamento del suo Certi bambini firmato dai fratelli Frazzi (Oscar europeo, due David di Donatello) e in tv con Il covo di Teresa diretto da Stefano Sollima, quale tema affronterà il nuovo progetto, Patierno non vuole rivelarlo: "Vorrei far vedere il film, portarlo sullo schermo senza anticipazioni, perchè un eccesso di comunicazione può ammazzare un'opera. Pericle il Nero e Mambro/Fioravanti oggi sembra che li abbia realizzati, ma non è così".
E l'ironia, per il regista napoletano, "è un ingrediente in più che ho aggiunto alla mia cucina, senza levare gli altri. Il mattino ha l'oro in bocca è stata la prima tappa di un'evoluzione: spero di non metterci troppo a esprimere al 100% la mia visione del mondo...". In cartellone quest'oggi alle 16.30 al Trevi, Zero, realizzato nel 2002 per i documentari di C'era una volta di RaiTre, "nasce - dice Patierno - per conciliare gli opposti dell'India, Paese in crescita, ma denso di contraddizioni: da un lato, hi-tech, dall'altro, strati di popolazione ai margini, tra ignoranza ed estrema povertà". 
Nato sulla scia ispiratrice di A.I. Intelligenza Artificiale di Spielberg, che con il personaggio del professore della Bangalore World University (fondata nel 2028) prospettava la supremazia tecnologica dell'India del futuro, Zero "riflette questi due opposti: il campus tecnologicamente all'avanguardia di Bangalore, che raduna cervelloni da tutto il mondo, e il 98% dei casi di violenza dei mariti sulle mogli classificati quali incidenti domestici: una realtà terrificante, che ora fortunatamente sta migliorando".