Ci sarà anche un film italiano quest'anno alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia. S'intitola Mater Natura ed è diretto del regista  napoletano Massimo Andrei. La manifestazione, giunta quest'anno alla sua 20ª edizione, si svolgerà parallelamente al festival dall'1 al 9 settembre. Sette le opere prime in concorso: tre europee e quattro extraeuropee, tutte in anteprima mondiale e nessuna diretta da una donna. "Ne abbiamo viste 200 e tra queste 25 erano italiane" spiega Francesco Di Pace, che ha preso il posto di Andrea Martini a capo della commissione di selezione, totalmente rinnovata anche nel resto dei suoi componenti, Massimo Causo, Adriano DeGrandis, Marco Lombardi e Silvana Silvrestri. "Nella passata edizione la difficoltà di trovare buoni film causò l'assenza di italiani dalla SIC - prosegue Di Pace - questa volta di validi esordi ce n'erano almeno tre o quattro". Mater Natura è un film corale e racconta la storia di un gruppo di travestiti che, delusi dall'amore e dalla politica, decidono di aprire un centro di agricoltura biologica che sia anche consultorio psicologico per uomini in crisi. "Non è un film sul travestitismo - chiarisce Andrei - ma sul riscatto sociale di un gruppo di persone che dopo essere finite in strada, allontanate dalle famiglie, derise e prese in giro anche alla politica, riescono a trovare una loro collocazione". Tra i protagonisti del film anche la drag-queen Vladimir Luxuria, insieme a Maria Pia Calzone, Enzo Moscato, Franco Javarone, Luca Ward e Valerio Foglia Manzillo. Gli altri film arrivano da Messico (Asì di Jesus-Mario Lozano), Usa (Brick di Rian Johnson), Cina (Kuihua Duoduo di Wang Baomin), Francia (Le passager di Eric Caravaca), Irlanda (Pavee Lackeen di Perry Ogden) e Iran (Tracce sulla terra di Ali Mohammad Ghasemi). "Si tratta in tutti i casi di film molto estremi che sostengono e portano avanti un'idea forte" chiarisce Silvana Silvestri. "Raccontano storie personali - gli fa eco Di Pace - ma con un sottotesto profondamente politico, che affronta questioni come la guerra, il fanatismo religioso, il terrorismo". Tra le novità di quest'anno anche uno spazio riservato al documentario con l'evento speciale Belzec, film sulla Shoah diretto dal francese Guillaume Moskovitz, che anticipa l'apertura del concorso a questo genere cinematografico, e l'omaggio ad Alberto Lattuada, scomparso recentemente, con la proiezione di Giacomo l'idealista, il film che segnò il suo esordio alla regia nel '43. Tutti i film della Settimana Internazionale della Critica concorrono al Leone del Futuro - Premio Vnezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis" e al Premio del Pubblico - Gan Assicurazioni. Da quest'anno infine la SIC condividerà con le Giornate degli Autori la Sala Perla per le proiezioni e gli incontri con i registi. "Dopo le polemiche all'organizzazione dello scorso anno - dice Di Pace - ci sembra un buon segnale da parte del direttore della Mostra Marco Müller l'aver pensato a una riorganizzazione razionale degli orari anche per noi".