Jason Reitman lo ha scelto per il suo bellissimo sorriso, "perché a volte basta per convincere la gente a fare qualsiasi cosa" dice Aaron Eckhart. L'attore Usa è a Roma per presentare la commedia satirica Thank You for Smoking, opera prima diretta dal figlio del celebre regista di Ghostbusters Ivan Reitman e interpretata anche da Maria Bello, Robert Duvall, il piccolo Cameron Bright, l'attuale signora Cruise, Katie Holmes, Rob Lowe e William H. Macy, in uscita nelle sale italiane l'1 settembre distribuito dalla Lucky Red. Ex surfista, biondo, atletico e con uno splendito sorriso, Eckhart era l'ideale per interpretare il ruolo del "lobbista" Nick Naylor, protagonista del libro di Christopher Buckley a cui si ispira la storia: Nick si occupa delle pubbliche relazioni della Big Tobacco e il suo compito è quello di difendere i diritti dei fumatori e delle aziende che producono sigarette. La sua arma è la parola: attraverso la sua incredibile capacità di argomentazione riesce a dimostrare di avere sempre ragione, anche quando si tratta di convicere un ragazzo ammalato di tumore ai polmoni che le aziende che lui rappresenta non hanno alcuna responsabilità nella sua malattia. "Thank You for Smoking non è un film sul fumo - chiarisce Eckhart, che confessa di avere smesso con le bionde quattro anni fa -, non prende posizioni politiche e non si schiera né a favore né contro i fumatori. Ne è la prova il fatto che, appena uscito il film, ho incontrato persone che mi consideravano un paladino nella lotta al fumo e fumatori che, invece, vedevano in me il loro eroe. Bisogna riconoscere che nella società di oggi chi ha il vizio delle sigarette viene in un certo senso ghettizzato. Ho saputo che anche in Italia adesso ci sono leggi molto severe, per questo sentono il bisogno di qualcuno che difenda anche i loro diritti". Costato 6 milioni e mezzo di dollari, Thank You for Smoking ne ha incassati negli Usa quasi 25 milioni. A produrlo doveva essere inizialmente Mel Gisbon per la Warner Bros., ma alla fine è stato finanziato interamente con capitali inidipendenti. "Ed è stato un bene - chiarisce l'attore - quaesto ci ha permesso di lavorare in completa libertà e di non dover sottostare a dei compromessi". Attore tra i più camaelontici (è arrivato anche a ingrassare 25 chili per Amici & vicini), Eckhart è da sempre molto vicino alle produzioni off Hollywood: ha esordito con Nella società degli uomini di Neil LaBute (con lui ha realizzato altri quattro film) ed è stato anche tra i protagonisti di Erin Brockovich di Steven Soderbergh, ma ammette di non disdegnare i blockbuster: "I film indipendeti quasi sempre offrono ruoli molto più interessanti e sfaccettati, ma mi piace l'idea di frequentare entrambi i mondi, interpretare per esempio una commedia romantica come quella che ho appena finito di girare con Catherine Zeta-Jones (No Reservations, n.d.r.)". L'attore si fermerà ancora qualche giorno in Italia. Il 30 settembre sarà a Venezia per inaugurare la Mostra del Cinema con The Black Dahlia, l'atteso nuovo thriller di Brian De Palma, di cui è protagonista insieme a Scarlett Johansson e Josh Hartnett. "Il mio personaggio (quello di un poliziotto corrotto, n.d.r.) è completamente diverso da Nick Naylor. E diversa è stata anche l'esperienza di lavorare con un regista come De Palma. Con lui tutto diventa molto più rilassante, sa benissimo quello che vuole e spesso gli bastano due ciak per ottenerlo. Jason è ancora inesperto e le scene venivano ripetute anche molte volte".