Glamour a parte, la denuncia contro la degenerazione e la follia dell'uomo moderno è uno dei fili conduttori della 50ª edizione del Festival di Taormina. Scorrendo i titoli della sezione Cinema del mondo, campione di etnie e cinematografie diverse, ricorrono storie di disagio psicologico e sociale (Fracture di Larry Parr, The Whore's Son di Michael Sturminger), drammi coniugali e contemporanei (The Other Woman di Margarethe von Trotta, Blinded di Eleanor Yule, Cargo di Andi Reiss, Blind Flight di John Furse), vicende di alienazioni personali o collettive (Ma mère di Christophe Honoré, Set Point di Llmar Taska). "L'anima vera del festival - racconta il direttore Felice Laudadio - è il tentativo di utilizzare il cinema come strumento di riflessione, per esempio contro le guerre e la violenza. Siamo stati terribili profeti quando nel luglio del 2001, prima del crollo delle Torri Gemelle di New York, abbiamo dedicato la manifestazione al 'cinema contro la guerra'".

Alla riflessione si accompagna anche la ricerca di nuovi talenti, obbiettivo storico del festival siciliano: "Taormina ha una grande tradizione in questo senso - continua Laudadio -, cito due casi famosi: Steven Spielberg che per la prima volta partecipava ad un Festival con il suo film d'esordio, Duel, aveva soltanto 22 anni e molti se lo ricordano ancora in calzoncini. E poi Peter Weir, che qui presentò Picnic a Hanging Rock". Alcuni di loro, come lo stesso Weir, sono stati chiamati per istruire vere e proprie lezioni di cinema: ogni giorno alle 11, dopo la presentazione di un film scelto dall'autore o da un attore (è il caso di Michael Douglas), si dà il via a un dibattito con il pubblico. "Sono in alta percentuale giovani provenienti da tutte le università della Sicilia, ma anche dall'estero. Vengono a seguire le lezioni di Margarethe von Trotta, di Jane Campion, di Francesco Rosi". Ieri è toccato a Luigi Magni, che ha ricordato Manfredi e un progetto mai realizzato con Alberto Sordi. "L'affluenza è stata tale che abbiamo dovuto traslocare in una sala di 1.000 posti per permettere a tutti di seguire gli incontri. In attesa che finalmente le nostre scuole aprano all'insegnamento del cinema".