Un ultimatum per Roberto Benigni. A lanciarlo è la Lega Anti-Vivisezione (LAV) che diffida il regista toscano dal montare nel suo prossimo film, La tigre e la neve, alcune sequenze girate nel circo Montecarlo vicino Latina. In un comunicato Giovanni Guadagna della LAV invita Benigni a ''rivedere la parte dell'opera ambientata all'interno di un circo che utilizza animali per evitare che la Commissione di revisione cinematografica del Dipartimento dello Spettacolo, di cui fanno parte rappresentanti delle associazioni animaliste fra le quali la LAV, possa esprimersi negativamente''. Nella scena incriminata si vedrebbero Benigni e una giovane attrice che puliscono due elefanti, mentre il direttore del circo li incita a non risparmiare l'acqua. Guadagna si dice certo, a nome della LAV, che ''agli animali eventualmente utilizzati nel film sia stato offerto ogni riguardo, ma ricordiamo alla produzione e a Benigni che gli animali non nascono né acrobati, né attori e tanto la prigionia in un circo, gli addestramenti e le acrobazie, quanto le prove e le riprese di un film, comportano per qualsiasi animale un grave stress. Chiediamo a Roberto Benigni - conclude la nota - di rivolgere un suo appello al Parlamento affinché venga presto approvata la legge di riforma del settore: per salvare i circa mille animali oggi detenuti nelle piccole gabbie di circa 150 circhi, addestrati ad esercizi contro natura e sacrificarti alle esigenze commerciali dello spettacolo, ed aiutare il circo con i suoi bravi acrobati umani a valorizzare il loro indiscusso talento".