Avatar, il film campione d'incassi di James Cameron, sbarca in Sicilia, con il cortometraggio Avatar…Rino di Eduardo Veneziano, la prima di una serie di riletture in chiave umoristica di grandi successi della stagione cinematografica, commissionate ai propri studenti dalla NUCT - Scuola Internazionale di Cinema e Televisione.
Avatar…Rino è la storia dell'ultimo sopravvissuto di Trinacria, un pianeta non molto lontano dalla Terra. Ogni mattina, con il suo carretto tipico, Rino si dirige verso l'albero sacro, lo cura, lo venera come una divinità. Ma un giorno, mentre riposa ai piedi dell'«agghiastru di Inveges» (questo il vero nome dell'oleastro, tra i più antichi e possenti d'Europa) viene svegliato da un rumore mai sentito prima: l'uomo ha invaso Trinacria, con l'obiettivo di abbattere l'arbusto divino per far posto alle basi terrestri. E sarà proprio Rino a dover scongiurare questo pericolo.
Girato a Sciacca (provincia di Agrigento), Avatar…Rino non sarebbe stato possibile senza l'autoironia degli abitanti del posto, a cominciare da Tonino Ferrara, di professione meccanico, trasformato per l'occasione dai truccatori in un perfetto esemplare del popolo blu dei Na'vi. Accanto a lui, nel ruolo dell'umano invasore, il marinaio in pensione Accursio Maniscalco. "Mi hanno colpito la disponibilità e l'entusiasmo di Tonino, fisicamente perfetto per il personaggio che avevo immaginato, e la poeticità di Accursio", spiega il neoregista, siciliano, iscritto alla NUCT: "Mentre io andavo a lezione a Roma, la mia famiglia e i miei amici in Sicilia, allestivano il set e tutto ciò di cui avrei avuto bisogno per le riprese, dai costumi al carretto, alla gru".Risultato? Un lavoro di squadra che ha permesso di "trasportare gli elementi chiave di Avatar in una classica ambientazione siciliana".