L'attesa è terminata: esce domani nelle sale in 640 copie Il cavaliere oscuro, sequel spettacolare di Batman Begins, diretto da Christopher Nolan e  interpretato da Christian Bale. Il tamtam mediatico e l'interpretazione da brivido dello scomparso Heath Ledger hanno fatto salire alle stelle le aspettative per il film: pochissimi effetti speciali e un cast eccellente fanno del Cavaliere oscuro un cupo apologo sulla giustizia e il lavoro più riuscito di Nolan, che cambierà il destino dei supereroi al cinema. La storia riprende da dove l'abbiamo lasciata tre anni fa: "Bruce Wayne pensava di poter essere un esempio per Gotham City -  spiega Bale, capelli rasati a zero, 34 anni e 21 di carriera alle spalle, a Londra per presentare il film - e di poter gettare la spugna ma andando avanti comprende che non è possibile: il suo alter ego, Batman, non può mostrare segni di debolezza. Questo lo mette in conflitto con ciò che invece è più giusto per Bruce, vedi l'amore di Rachel (Maggie Gyllenhaal). Diversamente dagli altri supereroi non ha poteri, anzi è molto umano. Prova rabbia e dolore per la morte dei genitori e allo stesso tempo ha un senso del rigore molto elevato".
Con Bale ci sono Nolan e il resto del cast, fatta eccezione per Morgan Freeman e Gary Oldman. L'atmosfera è lugubre, il nome di Heath Ledger aleggia nell'aria. "Gotham - prosegue Bale - ha bisogno di essere protetta da nuovi criminali. E il più pericoloso di tutti è proprio Joker: come puoi combattere qualcuno che vuole solo distruggere e non ha nessun attaccamento per la vita?. La mancanza totale di moralità è infatti l'arma più potente di  Joker contro Batman".
Il Joker di Heath Ledger rappresenta, per usare le parole di Nolan, il male assoluto, il mondo che sta scivolando nel caos. "Heath aveva capito fin dall'inizio che cosa cercavo. E ha realizzato un personaggio completamente diverso da quelli esistenti. Mentre io e mio fratello Jonathan sviluppavamo lo script abbiamo incominciato a chiederci fino a che punto le azioni di un singolo potessero influenzare quelle di un'intera popolazione e in che modo potessero destabilizzarne l'equilibrio, i principi, la fede nella giustizia. L'anarchia e il caos credo siano la minaccia più grande dei nostri tempi". In un continuo braccio di ferro, Joker tenta di trasformare Batman nel suo stesso killer, di trascinarlo dalla parte del Male.
E l'immedesimazione di Ledger è tale che la critica americana parla di Oscar postumo. "Quando l'ho visto sul set sono rimasto impressionato - racconta Michael Caine, di nuovo nei panni del fedel maggiordomo Alfred - . Avrà senz'altro il mio voto alle nomination". "Avrà anche i nostri", dicono in coro Maggie Gyllenhaal e Aaron Eckhart, entrambi new entry nel nuovo Batman, rispettivamente la donna del cuore di Bruce e il procuratore Harvey Dent. "Heath era incredibile - prosegue Eckart -, anche Gary Oldman era affascinato dalla sua interpretazione. E Bale aggiunge: "Ha fatto un lavoro straordinario con Joker. Era una gioia vederlo recitare, si divertiva moltissimo, questo lo rendeva molto speciale".
A tre anni di distanza dal prequel Batman Begins la storia si incupisce. Nolan prende spunto dal periodo più dark del fumetto, quello firmato da Frank Miller. Gotham City, illuminata a giorno, non ha più nulla di fiabesco: "Volevo fare un film ambientato nel XX secolo, un mondo parallelo a quello descritto da Miller, con riferimenti alla realtà dei nostri tempi. Chicago mi è sembrata la città perfetta, mi ha ispirato anche l'architettura". Con l'aiuto del tenente Jim Gordon (Gary Oldman) e di Harvey Dent, Batman riesce a smantellare l'organizzazione mafiosa. "Harvey - dice Nolan - è l'uomo della gente. E' un eroe in modo diverso da Batman. Con Jim Gordon formano un'alleanza fatta di tre elementi, polizia, giustizia e il giustiziere, per mettere fine alla violenza. Il filo rosso del film è questo: fino a che punto si possono piegare le regole per raggiungere lo scopo, senza romperle?". "Il mio personaggio - spiega Eckhart - incomincia la sua missione pieno di entusiasmo e passione, in un certo senso vorrebbe essere Batman ma non può. La speranza che Dent rappresenta per la città si trasforma in disperazione quando in seguito all'incidente diventa lo squilibrato Due Facce".
Maggie Gyllenhaal svolge un ruolo fondamentale in questa trasformazione: "Rachel ha preso una decisione che le ha spezzato il cuore, quella di lasciare Bruce finché sarà Batman - dice la Gyllenhaal -. Poi incontra Dent, lavora per lui, e se ne invaghisce. Lo ammira proprio perché è l'opposto del giustiziere. Per me è stato molto più semplice: sono così affascinanti che era un piacere dover essere innamorata di entrambi (ride)". Michael Caine invece si considera l'angelo custode di Bruce Wayne: "Alfred l'ha visto crescere e sa che ha dei limiti. E' il padre che non ha più, il protettore, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Come vedremo compirà dei gesti che condizioneranno le scelte di Bruce".