È Paolo Virzì il regista del miglior film italiano, Tutta la vita davanti: questo il verdetto dei Nastri d'Argento, i premi del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) che saranno consegnati sabato 14 giugno al Teatro Antico di Taormina. Alla commedia sul precariato anche il riconoscimento per la migliore attrice non protagonista, Sabrina Ferilli. Il palmarés più ricco è per Caos calmo di Antonello Grimaldi, quattro Nastri: Alessandro Gassman miglior non protagonista, e poi Sonoro in presa diretta, Colonna sonora (di Paolo Buonvino, che l'ha spuntata sui vincitori dell'Oscar Nicola Piovani e Ennio Morricone) e la Canzone originale (L'Amore trasparente di Ivano Fossati). Domenico Procacci è il miglior produttore dell'anno. Al trionfatore dei David di Donatello, La ragazza del lago, i Nastri per il regista esordiente Andrea Molaioli, il protagonista Toni Servillo e la sceneggiatura di Sandro Petraglia (ex-aequo con Mio fratello è figlio unico, premiato anche per il miglior montaggio di Mirco Garrone). L'attrice più brava è Margherita Buy per Giorni e nuvole, il miglior soggetto quello de La giusta distanza (firmato dal regista Carlo Mazzacurati con Doriana Leondeff); come direttore della fotografia, premiato Arnaldo Catinari, per I demoni di San Pietroburgo e Parlami d'amore. Francesco Frigeri è il migliore scenografo ancora per I demoni di San Pietroburgo e per I viceré, che ottiene anche il Nastro per i costumi di Milena Canonero. Tra i documentari vince Biùtiful cauntri, Irina Palm tra i film europei. Miglior extraeuropeo Onora il padre e la madre di Sidney Lumet.