Già aspramente criticato negli States, accompagnato durante la lavorazione da una serie infinita di rumors e gossip intorno alla coppia protagonista del film, arriva da venerdì 17 dicembre distribuito da 01 in circa 450 sale The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck (premio Oscar nel 2007 con Le vite degli altri), interpretato da Angelina Jolie e Johnny Depp, rispettivamente Elise e Frank, la prima donna misteriosa e sorvegliata, il secondo ignaro turista che su un treno per Venezia viene abbordato dalla donna semplicemente per distogliere dall'uomo che ama le attenzioni di interpol e loschi individui: "La prima responsabilità di un attore è quella di rispettare le sceneggiature e cercare di riempire al meglio i vuoti che vengono appositamente lasciati per l'interpretazione - dice Johnny Depp -. In questo caso sono entrato nei panni di un personaggio molto più normale di tanti altri che ho affrontato nel corso degli anni, ma recitare al di sotto delle righe, in sottotraccia, è una sfida ancora più difficile perché devi aggiungere quel grado di interesse che mantenga sempre desta l'attenzione del pubblico".
Doveva essere il giorno di Angelina Jolie e Johnny Depp. Alla fine, almeno per la stampa italiana, è stato solo il giorno di Johnny Depp. E del regista Florian Henckel von Donnersmarck. L'attrice, attesa comunque stasera per il red carpet romano del film, non è riuscita ad arrivare per tempo da Berlino causa una lunga serie di ritardi aerei. E così la già posticipata conferenza stampa del film (dalle 14.30 iniziali alle 16.15 annunciate stamani), al via poi con altri 45 minuti di ritardo, si è svolta senza la coprotagonista del film. Che probabilmente sarebbe stata d'aiuto nel momento più divertente e al tempo stesso più misterioso dell'incontro, quando von Donnersmarck ha negato con forza l'esistenza di una presunta "scena sexy sotto la doccia" poi tagliata dal film: "Questa indiscrezione in realtà non è vera, lei legge troppe riviste", la risposta divertita del regista al giornalista. Ma quando il moderatore dell'incontro, il direttore di Ciak Piera Detassis, fa notare che la rivelazione venne fatta dallo stesso von Donnersmarck sul suo mensile, il regista glissa, ancora sorridendo: "Ah, l'ho detto io? Allora sarà vero...", e chiedendo conforto a Johnny Depp per sapere se lui ricordasse qualcosa, l'attore non si scompone: "Certamente, alludete alla scena della doccia tra me e Christian De Sica, giusto?". Sì, perché nel film largamente ambientato a Venezia ("un regalo incredibile poter lavorare lì per 4-5 mesi, un luogo magico", dice ancora l'attore), la truppa di volti noti del nostro cinema e della nostra televisione è davvero ampia: "Christian De Sica (nel film un commissario corrotto, ndr) è stato davvero una scoperta - racconta ancora von Donnersmarck - perché è una perfetta combinazione di eleganza ed umorismo, ma è stato bello lavorare con tutti quanti, da Alessio Boni (agente interpol, ndr) a Nino Frassica (carabiniere siculo in Laguna, ndr), da Neri Marcoré (concierge dell'Hotel Danieli) a Raoul Bova, verso il quale Angelina Jolie si è trovata in difficoltà a dover rifiutare in maniera convincente il tentativo di abbordaggio durante una scena del film".
Thriller con venature di commedia romantica, The Tourist non ha convinto la critica oltreoceano pur guadagnando tre nomination (miglior film, attore e attrice protagonista) ai prossimi Golden Globes: "Probabilmente dopo Le vite degli altri in molti si aspettavano che continuassi a dirigere film politici e cupi - spiega il regista - mentre io ho voluto affrontare la sfida di realizzare un film leggero, gentile, anche per provare a mettere il pubblico in un buono stato d'animo. Cosa di cui avevo bisogno anche io, visto che quando mi è arrivato per le mani il progetto di The Tourist stavo scrivendo una sceneggiatura incentrata sul tema del suicidio".