"Un approccio hi and low all'arte: questa è da sempre la filosofia di Fondazione Prada, che in ambito cinematografico si è concretizzata nella co-produzione della retrospettiva Italian Kings of Bs alla 61ª Mostra del Cinema di Venezia (in programma una selezione di film a Milano e a Tokio in novembre) e oggi nell'ospitalità del Tribeca Film Festival a Milano". Germano Celant, direttore artistico della fondazione, ha presentato così la manifestazione che si terrà nel capoluogo lombardo dal 12 al 15 ottobre. Ideato come festival dedicato ai cittadini milanesi con proiezioni e incontri ispirati a quelli dell'omonima rassegna di New York, questa prima edizione propone una selezione di sei lungometraggi, tutti anteprime italiane o europee, tra i quali spicca Politiki Kouzina (A Touch of Spice) opera prima del greco Tassos Boulmetis, che ha sbancato il box office ellenico con un'originale commistione tra scienza culinaria e rapporti politici Grecia-Turchia. Grande la soddisfazione di Peter Scarlet, direttore esecutivo del Tribeca Film Festival: "Questa trasferta milanese costituisce il primo passo di una collaborazione destinata a svilupparsi nei prossimi anni". Nato nel 2001 su iniziativa di Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff per celebrare New York capitale del cinema e per contribuire alla rivalorizzazione di Lower Manhattan post-11/09, il Tribeca Film Festival 2004 (1-9 maggio) ha proposto 250 film provenienti da 42 Paesi, 18 tavole rotonde e numerosi eventi collaterali che hanno richiamato un pubblico di 400.000 persone: tra gli eventi più prestigiosi l'Elliot Carter Docu-Concert (documentario e concerto dedicato al celebre compositore statunitense) realizzato in collaborazione con Fondazione Prada. Anche l'edizione milanese prevede due eventi clou: l'anteprima italiana di Stage Beauty di Richard Eyre, il 14 ottobre alla presenza di Robert De Niro e Jane Rosenthal, co-produttori del film, e l'anteprima europea di 2046 di Wong Kar-wai nella sua versione definitiva il 15 ottobre. Tre i documentari proposti: Lipstick & Dinamite, Piss & Vinegar: the First Ladies of Wrestling della regista statunitense Ruth Leitman è il ritratto delle wrestlers femminili degli anni '40, che abbandonato da tempo il ring qui affrontano spavaldamente la camera, Arna's Children di Juliano Mer Khamis e Danniel Danniel mostra quindici anni di vita di una troupe teatrale di bambini in un campo profughi della Cisgiordania, mentre The Beauty Academy of Kabul di Liz Mermin racconta la "missione di soccorso estetico" di un gruppo di volontarie volate in Afghanistan per svelare i segreti della bellezza alle donne liberate dal burqua.