Realizzato prima del divertente Exiled, in concorso all'ultima edizione della mostra Internazionale del cinema di Venezia, Election 2 prosegue l'operazione quasi didattica di Johnny To che ci spiega come vanno le cose in una Hong Kong dominata dalle potentissime Triadi e dalle connivenze varie che anche la polizia contribuisce a sostenere con la speranza di una coesistenza pacifica tra malavita e governo. Election 2 da questo punto di vista è esemplare, perché descrive alla perfezione la storia di Jimmy, un gangster che vorrebbe abbandonare il mondo del crimine e costruirsi un impero finanziario ma che proprio a causa dell'abilità con cui ha realizzato profitti per conto della Triade si vede costretto a diventare uno tra i candidati favoriti al ruolo di nuovo leader dell'organizzazione. La trama è imbastita con accuratezza e il risultato è un perfetto film di genere che però sembra già di maniera. Non manca il sangue, anzi, ma manca un po' di anima. Questo perché forse la storia è esattamente, troppo esattamente, come te l'aspetti. I personaggi di Jimmy e degli altri coprotagonisti sono ben costruiti ma prevedibili nella loro evoluzione  e questo finisce con l'incidere negativamente sulla resa emotiva della pellicola.