Segni di vita. Werner Herzog e il cinema. Torino dal 15 gennaio al 10 febbraio 2008. Queste le coordinate dall'intenso mese di eventi che il Museo nazionale del cinema, ha organizzato in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Teatro Regio e Scuola Holden e Werner Herzog Film con il sostegno della Città di Torino, German Films Service, Goethe Institut-Turin. Il cinema Massimo, sala del Museo, sarà sede della più completa retrospettiva mai allestita durante la quale saranno mostrati tutti i suoi 52 film, 34 dei quali in copie ristampate per l'occasione dal Museo. Si inizierà alle ore 20.30 del 16 gennaio con l'anteprima italiana del suo ultimo film, Encounteres at the End of the world: il registra si addentra sotto i ghiacci del Polo Sud e "in una piccola comunità di idealisti e filosofi" come Herzog definisce gli scienziati di stanza all'Antartide. Realizza così una meditazione estrema e pura sulla natura. Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo invece è stata allestita una mostra multimediale allestita con foto e documenti e proiezioni antologiche. Tra i materiali inediti e davvero preziosi, il primo film girato in super 8 da Herzog non ancora diciottenne, e un paio di video appositamente realizzati dal regista tedesco. L'evento sul quale più di tutti Herzog ha centrato la sua attenzione è il cine-concerto "Requiem for a Dying Placet" (17 gennaio, ore 21.00 Piccolo Regio "Giacomo Puccini"), nel quale le musiche di Ernst Reinseger interagiranno con un montaggio di immagini tratte da Il diamante bianco e L'ignoto spazio profondo, due degli ultimi film che di più hanno sperimentato l'interazione tra colonna visiva e sonora. Frutto permanente del lungo percorso - di circa un anno e mezzo - compiuto dalla Fondazione Museo del Cinema il volume monografico di Grazia Paganelli, curatrice con Stefano Boni e Alberto Barbera dell'intero progetto. Per maggiori info e per l'intero calendario della retrospettiva: http://www.museocinema.it/