Va a Timbuktu di Abderrahmane Sissako, il premio della giuria ecumenica della 67ma edizione del festival di Cannes. Composta da Guido Convents, Kristine Greenaway, Jacques Champeaux, Julia Helmke, Hervé Giraud e France María José Martínez Ordóñez, la giuria ha così motivato il riconoscimento: "Questo film racconta la storia di vita, di resistenza e di dignità di uomini e donne di Timbuktu, che cercano di vivere secondo la loro cultura e tradizioni connettendosi allo stesso tempo ai mezzi di comunicazione moderna. Il film è una denuncia forte ma sottile di un'interpretazione estremista della religione. Il premio della giuria ecumenica riconosce al film una grande bellezza formale, la sua ironia e la sua compostezza, e nel criticare l'intolleranza pone molta attenzione all'umanità di ogni persona.
Due inoltre le menzioni speciali: a The Salt of the Earth di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado; e Hermosa juventud di Jaime Rosales.