Primo trailer ufficiale per uno dei film più attesi della prossima stagione. Stiamo parlando di The Fifth Estate di Bill Condon (Demoni e dei, The Twilight Saga - Breaking Dawn), il biopic su Juliane Assange e la sua controversa creatura, WikiLeaks. Prodotto dalla DreamWorks Pictures e interpretato da Benedict Cumberbatch (Assange), Daniel Brühl (è Domscheit-Berg, il braccio destro e il portavoce di Assange nei primi anni), Anthony Mackie, David Thewlis, Alicia Vikander, Peter Capaldi, Carice van Houten, Dan Stevens, Stanley Tucci e Laura Linney, il film arriverà nelle sale USA il prossimo 18 ottobre, in Italia il giorno prima con 01 Distribution (titolo Quinto potere).
Da queste prime immagini si evince già quale sarà il tono dell'operazione, un mix tra il thriller cospirativo e l'apologo tech cred à la The Social Network. Tratto in parte dal memoir di Domscheit-Berg Inside WikiLeaks: My Time with Julian Assange and the World's Most Dangerous Website e dal libro-inchiesta di due giornalisti britannici WikiLeaks: Inside Julian Assange's War on Secrecy di David Leigh e Luke Harding, sceneggiato da Josh Singer e sconfessato da Assange in persona ("una montagna di bugie e un attacco propagandistico", ha definito lo script il fondatore di WikiLeaks), The Fifth Estate racconterà il violento scontro tra le nazione più potenti della Terra e un gruppo di giornalisti-hacker, capaci di violare i server più potenti e sensibili delle diplomazie mondiali e di diffondere sulla rete informazioni top secret.
Non a caso nell'incipit del trailer si vede il video diffuso da WikiLeaks il 5 ottobre 2010 che mostra l'assassinio, avvenuto tre anni prima, di almeno dodici civili iracheni, tra cui due giornalisti della Reuters, in un attacco messo in atto da due elicotteri Apache statunitensi che avevano confuso la videocamera dei giornalisti con un'arma.
Il film s'incentrerà soprattutto sul rapporto tra Assange e il numero due dell'organizzazione, il tedesco Daniel Domscheit-Berg, che avrebbe rassegnato le dimissioni nell'ottobre 2010 dopo ripetuti dissidi con l'attivista australiano. Dal trailer sembra di cogliere una vena celebrativa sull'opera di Assange, ma in un'intervista su EW Bill Condon ha smentito categoricamente: "Il film non lo presenta né come eroe né come cattivo. Abbiamo cercato solo di descrivere Assange com'era, lasciando a ogni spettatore la libertà di giudicarlo. Per quanto mi riguarda non lo ritengo né l'uno né l'altro." Di certo The Fifth Estate potrebbe sfruttare l'onda lunga del caso Snowden non solo a livello commerciale, ma anche per rilanciare la questione se sia meglio mantenere segrete certe informazioni oppure rivelarle, anche perchè, come sottolinea Condon, "ci sono molto similitudini tra i due casi: lo schema è lo stesso e le reazioni del governo americano si sono riproposte tali e quali a quelle che descriviamo noi nel film. E' un fatto piuttosto inquietante". Contrariamente però a quanto accaduto con Zero Dark Thirty, Condon nega di aver mai ricevuto pressioni indebite da parte di politici o funzionari dell'intelligence.
Sul caso Assange esiste anche il bel documentario di Alex Gibney, We Steal Secrets: The Story of WikiLeaks (2013).