Anche l'Italia ha i suoi tsunami e i suoi "days after": sono i terremoti che hanno scandito la storia civile degli ultimi decenni. Un sisma storico, quello dell'Irpinia, ha ora anche una sua epopea filmata grazie al film di Donatella Baglivo ... e dopo cadde la neve, prodotto dalla Ciak 2000. E' un film scaturito, si può dire, dalle macerie, dalle stesse mura diroccate rimaste dopo il sommovimento di 25 anni fa. La Baglivo, autrice di lungo corso malgrado la giovane età, fu indotta ad assumere la regia di questo racconto filmato da una visita nei luoghi terremotati, invitata da un parlamentare irpino che da ragazzo visse la tremenda scossa. La suggestione suscitatale dai racconti dei sopravvissuti , il fascino sinistro dei luoghi, la cornice naturale, tutto questo spinse Donatella Baglivo a ripercorrere il prima e il dopo di un evento che ha lacerato profondamente quelle popolazioni di una ventina di paesi in provincia di Avellino, per la crisi nera in cui precipitarono e per le migliaia di vittime, in pochi minuti. Le centinaia di storie vere raccolte dalla viva voce dei testimoni sono diventate una, emblematica, nel soggetto concepito e sceneggiato dalla stessa Baglivo, con la collaborazione di Marco Cervelli. Vicenda portante quella di due giovani innamorati, Maria e Rocco (gli attori Alba Cuomo e Santo Bellina), che si salvano fortunosamente ma perdono sotto le rovine del paese le rispettive famiglie, a eccezione della madre di lei che però non resisterà al dolore patito nell'anima. E così avanti, dopo che la neve si è depositata sulle macerie e sui soccorritori, lo scorrere degli anni, il passaggio di generazione, la voglia di fuggire e insieme la forza di resistere fino all'oggi. In cui però qualcuno attende ancora la casa. Mentre un ragazzo, che, immobilizzato nelle gambe, allora commosse Giovanni Paolo II in visita nelle zone terremotate (qui incarnato da un vero sacerdote polacco, Jareck Cieleckj), adesso cammina, trentenne, forse miracolato. La produzione è partita fra la solidarietà morale e finanziaria delle amministrazioni locali, che tuttavia poi hanno lesinato il sostegno eonomico. E le riprese hanno corso continuamente il pericolo di fermarsi del tutto, se non fosse stato per la "testardaggine" della Baglivo e le persone del luogo che le hanno dato "la forza per andare avanti". Con il montaggio di Maurizio Baglivo, la fotografia di Elio Bisignani e le musiche originali di Alterisio Paoletti, la docu-fiction ...e dopo cadde la neve è stata lungamente applaudita dopo la presentazione alla Casa del cinema di Roma e attende di essere distribuito.