"La candidatura agli Oscar di Terraferma? Certo che ci spero… La speranza di essere prescelto è forte, sarebbe meraviglioso". Così Emanuele Crialese alla vigilia della decisione sulla designazione del candidato italiano alla "cinquina" del miglior film straniero, in arrivo domani, tra gli otto titoli indicati per rappresentare il cinema italiano agli Academy Awards. Ma l'antipasto è già stato servito dai giornalisti cinematografici, con il Premio Francesco Pasinetti: “Un riconoscimento del quale sono sinceramente dichiarazione sono onorato, perché è un premio storico, ma soprattutto perché viene dai giornalisti”, ha dichiarato ieri sera Crialese alla Casa del Cinema di Roma.
Il Sngci ha segnalato Terraferma miglior film tra tutti gli italiani presentati alla Mostra di Venezia, "perché tra cronaca autentica e racconto epico, tra realismo e poesia mette a fuoco, con splendide immagini e un cast eterogeneo di particolare forza espressiva, un capitolo di quotidianità che è già Storia dei nostri tempi, andando oltre la terra degli sbarchi, con un messaggio universale di solidarietà”.
Entusiasti  Filippo Pucillo, il giovane protagonista lampedusano, e Beppe Fiorello, che ha incarnato l'altra faccia dell'isola dei pescatori e delle tradizioni nel miraggio dei soldi più facili con il turismo: "Questo film mi ha dato la possibilità di annullare i gradi di separazione tra me ed Emanuele. Tra noi c'era già un'amicizia, ma mancava la saldatura che ora non mi farà staccare più da lui”.