Due premi Oscar, Francis Ford Coppola e Giuseppe Tornatore, il primo in apertura e il secondo in chiusura, tante star e tanta Sicilia, un occhio particolare al talento femminile con Tell it Like a Woman e l’omaggio a Tognazzi e Gassman, più ovviamente tantissimi film: dall’animazione con i Minions 2 allo sport con i campioni del mondo del 1982. Sono davvero tanti gli ospiti e i film che animeranno il Teatro Antico della splendida Taormina, dal 26 giugno al 2 luglio, nel corso della 68esima edizione del Taormina Film Festival.

Un’edizione che segna “un ritorno al futuro e alla grandezza della Taormina che è stata e che può tornare ad essere”, come sottolinea Federico Pontiggia, direttore artistico del festival insieme ad Alessandra De Luca e Francesco Alò.

Francis Ford Coppola

“Dopo la pandemia abbiamo scoperto che non esiste individualità: spazio allora all’inclusività assoluta per cui tutto il cinema per tutti”, afferma poi Federico Pontiggia e quindi il programma sarà ricco e vasto e comprenderà tanti altri eventi e personaggi oltre al super evento di apertura con la proiezione de Il Padrino, in occasione del cinquantesimo anniversario del film, alla presenza del regista Francis Ford Coppola (sono già stati venduti 1000 biglietti in pochissimi giorni) che ha deciso di festeggiare questa ricorrenza proprio a Taormina. Da Eva Longoria a Sofia Carson, dalla compositrice Diane Warren a Catherine Hardwicke (regista di Twilight) fino a Ferzan Ozpetek qui in una veste inedita ovvero nel “one man show” Ferzaneide e a Giuseppe Tornatore che chiuderà il festival con Ennio in questo ideale rimando tra Premi Oscar. Anche diversi talenti importanti per il nostro cinema, come Marco Giallini, Isabella Ferrari, Caterina Guzzanti, Paola Minaccioni e Carla Signoris, ma anche tanti film in cartellone che poi troveranno un’uscita in sala.

In concorso ci saranno sei titoli. Film che saranno giudicati da una giuria presieduta da Cristina Comencini e composta dalla cantante Noemi, grandissima cinefila, dall’attore Massimiliano Gallo, dal regista e sceneggiatore britannico Aleem Kahn e dallo sceneggiatore Marco Borromei.

“Questo è un concorso che torna ad essere un punto importante del programma del festival e che ci permette di scoprire talenti grazie alle opere prime e seconde- dice Alessandra De Luca-. Ci appassiona andare a cercare e scoprire nuove voci. Il ruolo di talent scouting è fondamentale perché il festival non può essere solo una vetrina. E poi il nostro principio è less is more per dare il giusto valore alle cose che si offrono perché queste non possono essere troppe”.

Si spazierà dunque dal crime adrenalinico American Murderer di Mattew Gentile a Baby Pyramid, film d’esordio della danese Cecile McNais, che affronta uno dei temi cruciali della contemporaneità ovvero l’ossessione della maternità a tutti i costi. E poi: Boiling Point dell’attore Philip Barantini, realizzato in un unico piano sequenza, che racconta la storia di un cuoco e dei suoi collaboratori; Io e Spotty, secondo film di Cosimo Gomez, interpretato da Filippo Scotti ormai esploso grazie al film È stata la mano di Dio, commedia surreale e bizzarra dallo sguardo inedito; Le voci sole diretto dagli italiani Andrea Brusa e Marco Scotuzzi sul lavoro ai nostri giorni, dove, per la prima volta vedremo Giovanni Storti, il Giovanni di Aldo, Giovanni e Giacomo, in un ruolo inedito e drammatico, e infine il western al femminile The Drover’s Wife the legend of Molly Johnson dell’australiana Leah Purcel.

Tra i film presentati anche Una boccata d’aria di Alessio Lauria interpretato da Aldo Baglio, Lucia Ocone e Ludovica Martino su un insolito viaggio in Sicilia e l’anteprima de La mia ombra è tua basato sul romanzo del Premio Strega Edoardo Nesi che segna il ritorno alla regia di Eugenio Cappuccio. In cartellone anche due corti: quello del regista Giorgio Diritti dal titolo In famiglia con Fabrizio Ferracane e anche il primo corto diretto da Stefania Spampinato, la dottoressa Carina DeLuca di Grey’s Anatomy.

I due miti, Tognazzi e Gassman, saranno ricordati dai figli, Gian Marco e Paola, attraverso un omaggio con la proiezione pomeridiana di Venga a prendere un caffè da noi di Lattuada con Tognazzi e Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, diretto e interpretato da Gassman, nelle versioni restaurate del Centro Sperimentale di Cinematografia- Cineteca Nazionale. Una collaborazione che si rinnova, quella con il CSC-Cineteca Nazionale, anche con un ricordo di Angelo Musco, uno dei più grandi attori comici siciliani a 150 anni dalla nascita con la proiezione di C’era una volta Angelo Musco del 1953 con un giovanissimo Nino Manfredi. Infine Francesco Alò conclude: “Il Padrino non è più solo e semplicemente un film. Avremo un teatro pieno e ci interrogheremo su cosa è Il Padrino dopo cinquant’anni e cosa racconta di noi. Avremo poi tante facce della femminilità. E in conclusione sarà proiettato il meraviglioso film Ennio di Giuseppe Tornatore accompagnato dall’orchestra”.