Annunciati oggi a Roma i vincitori di Talenti in Corto, il concorso organizzato dal Premio Solinas con il sostegno di Gratta e Vinci, che premia sceneggiatori e registi emergenti con la possibilità di realizzare i propri cortometraggi. Il premio è infatti composto da un riconoscimento di 1.500 euro agli autori, più un budget di 25.000 euro per la realizzazione di ciascun cortometraggio e l'opportunità, unica, di sviluppare e realizzare i loro cortometraggi da 5 minuti ciascuno, nella Bottega creativa di Talenti in Corto.
La giuria, composta da Anna Ammirati, Glen Blackhall, Alessandro Celli, Lorenzo D'Amico de Carvalho, Giacomo Durzi, Adriano Giannini, Annamaria Granatello, Giampiero Judica, Francesco Lagi, Davide Minnella, Susanna Nicchiarelli, Claudio Noce, Desideria Rayner, Daniele Riccioni, Emanuele Scaringi e Stefano Sardo, dopo animata discussione ha individuato una rosa di dieci finalisti e ha infine premiato tre progetti. Higuita, di Lisa Riccardi, racconta la storia di una ragazzina tenace, fuori dagli schemi e con la passione per il calcio, che vuole imporsi in un mondo tradizionalmente maschile. Nicolò Lombardi e Filippo Francesco Saibene raccontano, in Il ritorno di Haircut, l'opportunità da un insolito punto di vista: una ciocca di capelli, mentre Zinì e Amì è una favola d'amore post moderna, raccontata con delicatezza e ironia da Pierluca Di Pasquale. Menzione Speciale (vince la partecipazione al Workshop di sviluppo) per Mi dispiace devi andare di Valerio Vestoso.
Giunto alla terza edizione, il concorso ha visto quest'anno la partecipazione di 228 progetti per cortometraggi, chiamati a misurarsi sul tema dell'opportunità, nel quale Gratta e Vinci si riconosce pienamente, in quanto: “Da un lato offre ai giovani talenti la concretezza dell'opportunità di realizzare le loro aspirazioni”, dichiara Giancarlo Perrotta, Direttore Marketing Gratta e Vinci “mentre dall'altro offre a molti, grazie alle generose vincite che distribuisce ogni anno, la possibilità di concretizzare qualche sogno nel cassetto”.
“L'idea di un concorso che nascesse dalle storie per scoprire nuovi talenti è stata di Gratta e Vinci”, ricorda Annamaria Granatello, Direttore Artistico del Premio Solinas “e insieme abbiamo creato un percorso meritocratico che partisse proprio dalla storia. La cosa bella è realizzare qualcosa di concreto, che non rimanga soltanto su carta: in due edizioni abbiamo prodotto sette corti, di cui quattro hanno ottenuto premi e riconoscimenti in festival nazionali e internazionali. Talenti in Corto è un progetto unico nel panorama cinematografico italiano: sosteniamo i giovani talenti di oggi che, speriamo, diventeranno gli sceneggiatori e i registi affermati di domani. Siamo fieri del successo ottenuto finora”, conclude Annamaria Granatello “e la sfida è continuare a scoprire i giovani talenti per offrire loro l'opportunità di mettersi in gioco e inserirsi nel panorama del cinema italiano”.
La regista Susanna Nicchiarelli, giurata e tutor del concorso, traccia le caratteristiche dei vincitori ideali: “Non devono essere, paradossalmente, persone troppo formate, ma devono essere molto sicuri della propria idea, pur mantenendo l'umiltà di mettersi in discussione”, mentre lo sceneggiatore Stefano Sardo, alla terza esperienza come giurato e tutor del concorso, avverte la responsabilità del proprio ruolo: “perché abbiamo la possibilità unica di far emergere talenti che altrimenti rimarrebbero sommersi, in un momento in cui in Italia siamo passati da centoventi a sessanta film prodotti all'anno”.
E i successi ottenuti dai vincitori della precedente edizione confermano che la strada intrapresa è proprio quella giusta: Sotto casa di Alessio Lauria, ad esempio, è diventato un piccolo cult sul web, con circa 300.000 contatti, e ha ottenuto numerosi premi in festival cinematografici, e con Il numero di Sharon di Roberto Gagnor è candidato ai prossimi Corti d'Argento.