I film sui perdenti raramente finiscono vincitori, ma alla chiusura del cinquantatreesimo Festival del  cinema di Sydney il premio più prestigioso è andato a una commedia americana, su una famiglia di spostati diretta a bordo di uno scassato camper ad un concorso di bellezza per bambine. Little Miss Sunshine, con Greg Kinnear nel ruolo di un conferenziere motivazionale mancato e Toni Collette in quello dell'ansiosa moglie, è stato premiato dal pubblico nella categoria World Cinema. Collette ha ritirato il riconoscimento a conclusione di un festival di 17 giorni, con oltre 200 proiezioni. Una sconveniente verità, il ritratto firmato da David Geggenhiem dell'ex vice presidente Usa Al Gore, nella sua campagna di conferenze multimediali sul riscaldamento globale, ha vinto nella categoria documentari. Nella sezione Sidebar, il film più  popolare è stato l'action-movie di arti marziali Fearless del regista di Hong Kong Ronny Yu, mentre il documentario più  votato è stato Balanda and the Bark Canoes, sulla preparazione, le avventurose riprese e i retroscena di Dieci canoe di Rolf de Heer, film di apertura del festival e premio speciale della giuria a Cannes. Speciale attenzione è stata riservata quest'anno al cinema latino-americano, in forte crescita produttiva. Dall'Iraq ben due film: il drammatico Ahlaam, girato durante l'invasione americana a Baghdad e centrato sui  civili colti nel bombardamento di un ospedale psichiatrico, e il  documentario My Country, My Country sulle travagliate elezioni nazionali.