"25esimo anniversario per l'unico festival "italieno" del nostro Paese". Così il direttore Roberto Silvestri presenta l'edizione 2007 di SulmonaCinema, in programma nel centro abruzzese dal 5 al 10 novembre. "Continuiamo a provocare e offendere, ma dopo 25 anni di vita è tempo di bilancio e rilancio - dice il critico del manifesto - per radiografare la produzione indipendente, antagonista e alternativa: il cinema non è solo entertainment, ma anche scienza, documentazione e piacere, piacere di pensare". Nel concorso lungometraggi - 9 opere prime e seconde in gara - spiccano le Parole sante sul precariato di Ascanio Celestini, Io, l'altro di Mohsen Melliti, con Raoul Bova, Le ferie di Licu di Vittorio Moroni e il film-rivelazione dell'anno La ragazza del lago di Andrea Molaioli: ad assegnare i quattro Ovidio d'argento (miglior film, regia, attore, attrice) sarà una giuria di studenti universitari presieduta da Saverio Costanzo e Luca Guadagnino, di cui verranno proposti In memoria di me e il work in progress Part deux. "Abbiamo inserito in concorso anche opere prime di giovani cineasti - prosegue Silvestri - autogestiti, non solo a livello produttivo ma anche distributivo, attrverso la diffusione su Internet dei propri contenuti audiovisivi: accanto al movimento Centoautori, che cerca il dialogo con il Ministero, sono proprio il collettivo Malastrada di Catania, o Augusto Contento con Onibus, vincitore a Bellaria, a rappresentare un modo altro di fare cinema, del tutto disinteressato ai finanziamenti pubblici". Tra le anteprime di SulmonaCinema 2007, Fotofinish3 di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, dall'omonimo spettacolo teatrale, e Haiti Cherie di Claudio Del Punta, sulla tragedia degli haitiani nella Repubblica Dominicana: "Un documentario agghiacciante, che Rai e Mediaset non programmerebbero mai", dice Silvestri. Ci sarà spazio anche per la musica, con il workshop (9 novembre) tenuto da Paolo Buonvino, uno dei migliori compositori per il cinema italiani. "Per festeggiare il 25mo anniversario di questo festival "italieno", dedicato ai cineasti "bastardi" - prosegue il direttore - abbiamo scelto di offrire un decalogo del cinema antagonista, scegliendo per ciascun punto uno o più cineasti e film rappresentativi". Dalla prima regola "Lotterai contro il conformismo", che omaggia Rossellini e Alberto Grifi, passando per la quinta "Creerai una vita artificiale", dedicata a David Wojnarowicz, "artista rappresentativo del tessuto dirompente degli anni '80 newyorkesi, morto 38enne di Aids", e la sesta "Avrai uno scopo", che contempla il cinema della lotta armata della RAF, con i lavori di Holger Meins, morto in carcere "disseccato come un ebreo nel campo di concentramento", fino alla decima "Restituirai qualcosa indietro". "Attraverso questo Decalogo - conclude Silvestri - passiamo in rassegna i 25 anni di SulmonaCinema, un mosaico di punk, anarchia, fantascienza, emigrazione e incrocio di culture".