On line dal 3 novembre onthedocks.it, prima piattaforma italiana dedicata alla distribuzione di documentari al debutto con una serie di film che raccontano il paese con sguardo libero e fuori dagli schemi. Un progetto innovativo, sostenuto da Regione Lazio e Sviluppo Lazio, nato dalle esperienze diverse ma contigue di Monica Repetto, regista e produttrice, Dario Formisano, produttore e distributore, Giusto Toni, manager televisivo con un passato nelle tv private e nei canali tematici tra cui Canal Jimmy. Presentato all'interno del Festival di Roma, l'obiettivo di "On the Docks" è quello di dare visibilità a prodotti difficilmente esportabili ad di fuori dei circuiti festivalieri ma di cui c'è invece una grande domanda sia in Italia che all'estero. Si parte con trenta titoli, e tra i più recenti Campania d'Africa di Francesco Alesi, Giorni buoni di Andrea Barzini, Eva e Adamo di Vittorio Moroni, Radio Singer di Pietro Balla.
Una finestra sul paese, appunto. Elementi fondamentali di quello che nelle intenzioni dei promotori diventerà un vero e proprio ponte tra produttori e utenti. Il portale insomma segna una piccola rivoluzione di cui la non-fiction, da anni fiore all'occhiello della produzione italiana, sentiva la mancanza. Ora infatti diventa molto più semplice l'accesso a opere che, pur avendo riscosso premi e ricevuto attenzione nei festival, quasi mai poi trovano una distribuzione nelle sale e che spesso sono colpevolmente ignorate pure dal mercato homevideo. E alle manifestazioni non a caso guarda direttamente On the Docks, che ha già instaurato delle partner ship con Arcipelago a Roma, Torino Film Festival e Gay & Lesbian Film Festival ancora a Torino. Seppure al suo esordio, la piattaforma tramite accordi internazionali con portali specializzati è già duplicata in Inghilterra, Francia, Austria, Stati Uniti e Canada. L'accesso è semplice e immediato: il documentario scelto viene reso accessibile dietro pagamento di 2,99 euro e tramite password resta visibile in streaming per tre giorni. In alternativa si possono anche acquistare cinepass da tre, cinque o dieci film. Un modo nuovo e dinamico di pensare la distribuzione e di fruire dei prodotti che può fare molto per sostenere gli sforzi delle piccole produzioni indipendenti.