Nicolas Cage ha detto stop. In effetti 55 film (forse qualcuno in più) sono un bel numero, ma - come si dice - non tutte le ciambelle riescono con il buco. E di buchi (nell'acqua!) Cage ne ha centrati un bel po', soprattutto, se si pensa agli ultimi film. Tutto sommato, l'attore fa bene a ritirarsi, almeno per il momento, ad altra vita. Diciamo che per il premio Oscar (Via da Las Vegas, 1995), nonché indimenticabile interprete di Cuore Selvaggio di David Lynch (1990) e di Omicidio in diretta di Brian De Palma (1998), l'avere accettato un po' troppi film e un po' troppi ruoli, senza (almeno così ci è sembrato) scegliere più di tanto, sia stato un passo falso. Anche perché, come si sa, la memoria ha le gambe corte, e ci si ricorda più dei fiaschi che dei ruoli più riusciti (che, comunque, ne sono tanti). Non è che non lo vedremo più, stiano tranquilli i suoi fan. Tutti i progetti ai quali ha già aderito li porterà avanti. E ne sono tanti. A cominciare da Ghost Rider, The Wicker Man di Neil LaBute, Next di Lee Tamahori, con Julianne Moore e Jessica Biel, National Treasure 2, Electric God, Crazy Dog, Amarillo Slim di Milos Forman, The Dance e Time Share con Will Smith. Nel frattempo anche se Cage non lo rivela, c'è chi dice che la sua pausa dal set la riempirà con carta e calamaio. Un novello scrittore?