"Srebrenica è una cittadina ostaggio di se stessa e dell'atrocità che abbiamo permesso accadessero, e questa condizione fa gioco ai differenti poteri politici. Non risarcisce il dolore ai familiari delle vittime, l'arresto di Mladic non lava via la vergogna". Parola dell'attrice, autrice e documentarista Roberta Biagiarelli, che al genocidio di Srebrenica ha dedicato uno spettacolo teatrale, A come Srebrenica, e un documentario, Souvenir Srebrenica (2006), scritto con il regista Luca Rosini, tornato di tremenda attualità l'arresto di Mladic (26 maggio) e trasmesso per  TG Uno speciale documentario il 12 giugno.
Oggi ricorre il 16esimo anniversario del massacro, consumato l'11 luglio 1995 quando le armate serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić, e supportate dai paramilitari di Arkan, entrarono nella zona di Srebrenica sotto tutela delle Nazioni Unite:  stupri, mutilazioni, esecuzioni, sepolture di vivi, 9mila vittime, ma - dice la Biagiarelli - fu “solo l'epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio”.
Il suo monologo A come Srebrenica sarà in scena domani 12 luglio a Rosignano Marittimo (LI), il 22 a San Pietro Vernotico (BR) e il 31 agosto a Cernusco Lombardone (LC), mentre la Biagiarelli questa sera sarà ospite di Maurizio Mannoni a Rai 3 Linea Notte. Su tutte, rimangono le immagini di apertura e chiusura del documentario Souvenir Srebrenica, girate l'11 luglio 2005: la sepoltura collettiva delle vittime del genocidio, e quest'oggi saranno 613 quelle inumate a Potocari.