E' Duzhan (Drug War) di Johnnie To Kei-Feung il secondo film-sorpresa che completa il Concorso della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Ad oltre trenta anni dall'esordio e con una filmografia che conta più di una cinquantina di titoli, il regista di culto hongkonghese torna a cimentarsi con il genere che l'ha reso celebre, il film di gangster, affiancato dal suo 'complice regolare', il regista e sceneggiatore, Wai Ka-fai (che firma dunque anche questa volta la sceneggiatura). Duzhan (Drug War), ambientato nella Cina continentale, affronta in modo assolutamente inedito per la Cina, il tema del traffico di droga. In questo ganster-movie coreografato con un grande senso dello spettacolo da Johnnie To, sono riuniti alcuni dei più celebri divi della Cina continentale e di Hong Kong: Louis Koo, Sun Honglei, Xiao Cong, Yin Zhusheng, Gao Yunxiang, Huang Yi e Wallace Chung.
La storia è quella di Ming, cinico trafficante di droga, che si schianta in auto contro un negozio dopo l'esplosione del suo laboratorio dove si raffina eroina. Si salva la vita, ma ha la moglie e il cognato bloccati dentro la fabbrica. Lei, funzionario di polizia intelligente e attento, prova a rintracciare gli altri criminali offrendo a Ming l'opportunità di ridurre la pena detentiva. Ming decide di aiutarlo, tradendo tutti i suoi fratelli, ma all'ultimo minuto... Duzhan è un viaggio all'interno del labirinto di mafia e traffici illegali ed è il primo film cinese che osa parlare apertamente di droga.