La Francia non sbaglia un colpo. Dopo la positiva accoglienza riservata a Il profeta di Jacques Audiard e Les Herbes Folles di Alain Resnais, promosso con lode anche il terzo transalpino in concorso a Cannes, A l'origine (In the beginning) del regista corso Xavier Giannoli. Ispirato a un fatto di cronaca, il film racconta l'incredibile storia di un truffatore che s'improvvisa direttore dei lavori di un tratto di autostrada nel nord della Francia. Interpretato da un bravissimo François Cluzet (che definisce il suo personaggio "Un acrobata della vita") e impreziosito dalla partecipazione straordinaria di Gerard Depardieu nei panni di un losco traffichino, A l'origine è uno spaccato della crisi economica del Paese immerso però nelle atmosfere poetiche di un Cantet o dei fratelli Dardenne. "Il film è diventato di grande attualità e dopo aver proposto questa sceneggiatura invano, improvvisamente ha richiamato l'attenzione dei produttori. Ma non è un film sociale, volevo esplorare attraverso il tema del lavoro, una storia di relazioni tra persone.E' la storia di un ribelle non stereotipato, una vicenda sul destino e la fatalità, sulla solitudine che uccide, sull'importanza di assumersi le proprie responsabilità nel bene e nel male. Costruzione è la parola che riassume tutto: costruire i rapporti sociali, una nuova vita, costruire fisicamente una strada", ha dichiarato Giannoli in conferenza stampa.