Semplicemente geniale. Nella sala delle Bandiere in Campidoglio insieme a Walter Veltroni, Roberto Benigni presenta "a modo suo" il tour dantesco nella capitale che prende il via il 20 aprile a piazzale Clodio "sicuramente ci saranno pochi politici tra gli spettatori - sottolinea ridendo il comico toscano -, a pochi passi c'è il Palazzo di Giustizia!". La tappa romana di TuttoDante segna un importante tassello della fortunata avventura cominciata l'estate scorsa a Piazza Santa Croce a Firenze, uno spettacolo che ha avuto 45 repliche in 26 città diverse con oltre 350mila spettatori.
Un successo che viene sottolineato dal sindaco Veltroni che ricorda la lettura di Dante che Benigni fece a Piazza del Campidoglio in occasione della notte romana e della folla accorsa nonostante la pioggia. "Gli esseri umani sono migliori di come vengono rappresentati - dichiara Veltroni - e così anche i cittadini sono migliori di come sembrano. E lo dimostrano le migliaia di persone che affollano musei, palazzi e quant'altro. C'è una gran voglia di cose grandi, belle, di sentire parole. Queste parole sono anche le parole di Dante "spiegate" da Benigni".
Impossibile raccontare, ma immaginabile per chi conosce l'attore, la reazione del comico alle parole del Sindaco. Mille ringraziamenti - sempre a modo suo - e sicuramente una promessa: "Signor Sindaco se lei verrà a vedere lo spettacolo, mi permetterò di parlare di lei in diretta, la sistemerò in uno dei gironi e chiacchieremo di attualità". E più tardi confessa che gli piacerebbe molto essere con lui (ma anche con Totti, perché no) nel girone dei lussuriosi "con Veltroni ci starei molto bene. e poi è il primo girone dell'inferno, quello più bello dove si parla d'amore". E tutto questo discorso ha un suo fine, parola di Benigni: "ho detto tutto ciò perchè voglio candidarmi a Sindaco di Roma, sono già d'accordo con Veltroni. Faremo un grande condominio ai Fori Imperiali e un parcheggio sotterraneo proprio qui sotto il Campidoglio".
TuttoDante non è solamente l'incantevole, commossa ed emozionata, interpretazione che Benigni fa del sommo poeta, ma è anche attualità, comica attualità. "Dante è stato il primo poeta a mettere in versi quello che accadeva. - ha detto l'attore -. E' il poeta dell'attualità. E' colui che ci intima e ci ordina a guardarci in faccia, a vedere il nostro male, come siamo fatti dentro. Dante è meraviglioso". E così anche a Roma, come è stato fatto nelle altre città , lo spettacolo avrà nei suoi primi 20-30 minuti una parte dedicata a ciò che succede, "ogni sera si recita a soggetto. A Roma comincerò da quando si è insediato il governo Prodi e da allora arriverò ad oggi. E poi a seconda di quello che accade, di quello che diranno i tg delle 20, si vedrà".