Uno sguardo al femminile, forte e audace, nuovo e attuale, che interpreta i conflitti generazionali, internazionali, religiosi e politici raccontando, per immagini, il rapporto tra madri e figlie, tra donne e lavoro, tra soprusi e violenza di genere, utilizzando il mezzo cinema per raccontare e interpretare la più stringente attualità.

Saranno questi i temi, gli omaggi e le tante realtà dal mondo raccontante negli oltre 50 film del 25/mo Sguardi Altrove Film Festival, la manifestazione internazionale dedicata ai linguaggi artistici al femminile, che si terrà  a Milano dall’11 al 18 marzo, principalmente allo Spazio Oberdan e in vari luoghi della città come Fondazione Feltrinelli, Institut Français, Casa dei Diritti e Parlamento Europeo-Ufficio di Informazione Milano.

Il festival organizzato dall’associazione Sguardi Altrove - Donne in Arti Visive è diretto da Patrizia Rappazzo. “Il filo rosso che legherà le sezioni e le attività in programma quest’anno – ha spiegato la direttrice  – sarà “I Talenti delle Donne. L’Arte del Fare”, tematica che mette al centro le donne e la loro capacità di riflettere e fare, in maniera creativa e professionale”.

Il festival proporrà un ricco cartellone tra anteprime nazionali e internazionali, opere prime e seconde, a partire dal film Barrage di Laura Schroeder sul rapporto tra madre e figlia interpretato da due attrici  (madre e figlia, anche nella realtà) Isabelle Huppert e Lolita Chammah, unite, nel film, dal personaggio interpretato dalla giovanissima Thémis Pauwels. A mostrare la forza provocatoria e solidale delle donne di spettacolo italiane sarà il docufilm “Futuro è donna” di Jo Squillo,  presentato alla 74 edizione della Mostra del cinema di Venezia, cantante e conduttrice, presente al festival per incontrare il pubblico e portare insieme alle protagoniste e a un parterre di attrici e testimonial della campagna in atto Dissenzo Comune . a ritegno delle vittime di soprusi e violenze in contesti e ambienti diversi. In programma anche “Ma l’amore che c’entra” di Elisabetta Lodoli, dove per la prima volta sono con uno sguardo maschile sono gli autori di violenza nelle relazioni affettive, a raccontarsi alle donne. Tra i film selezionati anche “I Bambini di Teheran” di Farian Sabahi,  che segue le  vicissitudini di 4 bambini ebrei scappati dalla Polonia invasa dai tedeschi seguendo le peripezie fino in Palestina. E poi “Never leave me”  la fiction della regista di Sarajevo, Aida Begic, in prima italiana, sulla vita dei bambini siriani che vivono in un orfanoatrofio turco. Il festival racconta anche l’Italia con il grande lavoro di ricerca giornalistica di Chiara Sambuchi che ha seguito la tratta delle donne nigeriane a Torino nel documentario Against sex trafficking.

In programma tre sezioni competitiveNuovi Sguardi, concorso internazionale a regia femminile dedicato a lungometraggi di finzione e documentari (novità del festival) mai presentati in Italia o realizzati da registe emergenti che competeranno per il premio “Cinema Donna 2018”. Sguardi (S)confinati, concorso internazionale di cortometraggi a regia femminile per il premio Talent Under 35; #FrameItalia, concorso dedicato a film, documentari e cortometraggi italiani anche a regia maschile, che propongono una visione trasversale sui temi più controversi del nostro Paese (quest’ultima sezione competerà per il Premio del Pubblico).

Ad arricchire l’ampio programma, sezioni non competitive aperte anche alla regia maschile in un’ottica di confronto: Voci di Donne, nuovo format ideato con la collaborazione con Sky Cinema e Sky Arte, dedicato all’incontro tra i diversi linguaggi: cinema, letteratura, televisione e video arte.  Diritti Umani, Oggi, finestra dedicata a opere a carattere documentario e fiction, che indagano sulle violazioni dei diritti umani nel mondo.

Nell’anno della Presidenza Europea della Bulgaria, il festival dedicherà inoltre un focus di approfondimento alla cinematografia bulgara al femminile, che sarà realizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo, il Consolato di Bulgaria a Milano e l’Istituto Bulgaro di Cultura di Roma. Per l’occasione, in programma anche la tavola rotonda “Il cinema delle donne nell’Europa dell’Est”. Finestra sul cinema bulgaro al femminile,promossa dal Parlamento Europeo Ufficio di Milano nell’ambito del progetto “Le donne in Europa” e organizzata in collaborazione con EWA - European Women's Audiovisual Network.

In continuità con le passate edizioni, Sguardi Altrove Film Festival, responsabile del settore formazione del Milano Film Network, affiancherà alla programmazione cinematografica uno spazio dedicato a workshop e masterclass con professionisti del settore, che consentirà al pubblico più giovane di vivere un’esperienza cinematografica e formativa a 360 gradi.

Venerdì 16 marzo, alla Casa dei Diritti di Milano (via De Amicis, 10), “ Le nuove schiavitù. Il cinema documentario e i diritti umani. Appunti di produzione”, workshop a cura di Chiara Sambuchi, autrice e regista di reportage e film documentari su tematiche afferenti ai diritti umani, che partendo dal suo ultimo documentario Against sex trafficking, affronterà i temi della ricerca, della scrittura e della produzione del suo lavoro.

Tra le proposte formative anche il secondo appuntamento con il workshop condotto dai fondatori di Open DDB, la prima piattaforma europea di distribuzione on demand di opere indipendenti, su “Le nuove forme di distribuzione digitale dal basso” che analizzerà i meccanismi di solidarietà, accessibilità e sostenibilità alternative, attraverso l'utilizzo consapevole delle Creative Commons.

Tra gli incontri previsti quelli con la regista e documentarista Maria Arena che presenterà la web series "San Berillo", risultato del laboratorio di documentazione audiovisiva ideato e diretto proprio dalla regista che ha coinvolto i giovani dell’Accademia cittadina,  dedicato all’omonimo quartiere di Catania.

Il festival dedicherà uno spazio anche alla presentazione di tre libri: Audrey Hepburn, Immagini di un’attrice di Margherita Lamesta Krebel; Tutto su Mariangela di Michele Sancisi (biografia sulla Melato) e La voce delle donne, le sconosciute del melodramma, da Galatea a Lucia Bosè di Simona Busni.

I film vincitori saranno in replica in occasione della due giorni romana il 19 e 20 marzo alla Casa del Cinema di Roma (con ingresso libero), durante la quale sarà conferito anche il Premio alla Carriera ad un’ artista di cui verrà comunicato il nome durante la conferenza stampa di presentazione .