Il Museo Nazionale del Cinema ospita negli spazi della Mole Antonelliana, dal 13 giugno al 15 settembre 2013, la mostra SCORSESE, una coproduzione Deutsche Kinemathek e Museo Nazionale del Cinema, a cura di Kristina Jaspers e Nils Warnecke. Mostra che La Rivista del Cinematografo ha ampiamente presentato sul numero dello scorso aprile. Il nuovo allestimento al Museo Nazionale del Cinema di Torino è a cura di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. Questa prima grande mostra, che arriva a Torino dopo esser stata ospitata negli spazi della Deutsche Kinemathek, rende omaggio al genio artistico di Martin Scorsese, uno tra i registi di maggior fama dei nostri tempi, grande stilista e archeologo del cinema, e ne ripercorre la carriera grazie ai tratti peculiari del suo stile, che combina caratteristiche specifiche di genere a un particolarissimo stile narrativo. Oltre che all'opera artistica di Martin Scorsese, la mostra è un tributo al suo impegno per la conservazione del patrimonio cinematografico internazionale con cui getta un ponte tra il passato e il futuro del cinema.
L'esposizione si sviluppa in diverse aree del museo e mette in evidenza le fonti d'ispirazione di Scorsese e il suo particolare modo di lavorare, sottolineando quanto la sua arte narrativa abbia influenzato il cinema americano moderno. I materiali, in larga misura inediti, provengono prevalentemente dall'archivio privato del regista, e sono - come sottolinea Alberto Barbera nella presentazione al catalogo della mostra - “ricordi, frammenti, impressioni, oggetti d'amore e di desiderio, come tessere di un gigantesco mosaico i cui confini finiscono per identificarsi con il monumento d'immagini che è l'opera cinematografica di Scorsese, cioè la sua stessa vita. […] Un viaggio affascinante nell'universo privato di uno dei più significativi registi del secondo Novecento, grande narratore di alcune delle più crude e autentiche realtà del nostro tempo".
Il particolare allestimento della mostra parte dall'Aula del Tempio, cuore del museo, dove una spettacolare scenografia rende omaggio alla New York protagonista dei suoi film, spesso ambientati nella Grande Mela, in particolare a Little Italy, un quartiere un tempo abitato prevalentemente da immigrati italiani, dove Scorsese è cresciuto. Una mappa della città indica le location dei film - i cui spezzoni vengono riproposti su 4 monitor - mentre le vetrine laterali ospitano oggetti di scena tra i quali spiccano numerosi costumi di Gangs of New York, appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, e il vestito rosso indossato da Michelle Pfeiffer nel film L'età dell'innocenza e proveniente dagli archivi della Sartoria Tirelli di Roma.
Il percorso espositivo continua poi sulla rampa elicoidale fino al livello +25 nella sezione una volta dedicata a “Cinema e Televisione”, dove i tanti materiali in mostra - fotografie, scenografie, bozzetti, lettere, partiture musicali, oggetti di scena, manifesti e altro ancora - trovano posto, oltre che sui pannelli, anche in corner attrezzati, in vetrine a sbalzo e nelle nicchie del +25, alcune di esse adibite a piccole sale di proiezione. La grande quantità di materiali è suddivisa in aree tematiche che fanno da filo conduttore ai temi “forti” del cinema di Scorsese: "La famiglia", "Fratelli", "Uomini e donne", "Eroi solitari", "New York", "Il Cinema", "Le riprese", "Il montaggio" e "La musica", ognuna introdotta da un pannello descrittivo e intervallate da monitor che ripropongono sequenze di film inerenti all'area tematica.
Una novità riguarda la guida multimediale su iPad, realizzata in collaborazione con la Fondazione Diversabilia e di cui il Museo Nazionale del Cinema ha avviato la sperimentazione all'inizio di quest'anno. Concepita per dare ai visitatori la possibilità di un percorso personalizzato con contenuti multimediali di approfondimento multilingue e facilitare l'orientamento all'interno del museo grazie a mappe interattive, in occasione dell'omaggio a Martin Scorsese è stata realizzata una sezione dedicata alle mostre temporanee. Oltre al testo introduttivo di ogni area tematica, è stata aggiunta una selezione di 20 opere presenti in mostra, descritte e commentate direttamente da Scorsese, con audio originale e trascrizione in italiano e inglese, una “chicca” che è possibile apprezzare solo ed esclusivamente sull'iPad.
A completamento dell'allestimento interno, sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana trovano posto 14 immagini di grande formato scattate da Brigitte Lacombe nel corso degli anni su diversi set di Martin Scorsese. La mostra è arricchita da un catalogo edito da Silvana Editoriale, curato da Kristina Jaspers e Nils Warnecke in collaborazione con Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. Oltre a includere le immagini di buona parte delle opere esposte, il volume comprende una presentazione di Alberto Barbera, un'introduzione e un saggio di Rainer Rother, un saggio di Kristina Jaspers e Nils Warnecke, oltre che tre interviste inedite a Martin Scorsese, Sandy Powell (costumista e vincitrice di tre Premi Oscar) e al direttore della fotografia Michael Ballhaus, i testi introduttivi delle singole aree e una filmografia completa.
La mostra verrà inaugurata oggi, 13 giugno, alle ore 18.30 al Museo Nazionale del Cinema e ospite d'onore sarà Sandy Powell.
Martin Scorsese, al lavoro sul suo nuovo film, non potrà presenziare ma affiderà ad un videomessaggio i saluti al Museo: "Mi dispiace di non poter essere con voi stasera. Sono qui a New York nel bel mezzo del montaggio del mio prossimo film, The Wolf of Wall Street. Vorrei ringraziare il Museo Nazionale del Cinema di Torino in quanto ospite di questa mostra, che è co-prodotta in collaborazione con la Deutsche Kinemathek di Berlino. Grazie anche ad Alberto Barbera che è lì con voi a Torino. Sono fiero di essere associato ad un museo noto per il suo archivio vasto e diversificato di materiali relativi al cinema e al pre-cinema. Molte delle cose che vedrete nella mostra sono state letteralmente prelevate dai muri di casa mia e del mio ufficio, oltre che tolte da bacheche e armadi. Sembra che dovrò vivere con muri spogli per qualche mese ancora... L'Italia, naturalmente, ha un angolo speciale nel mio cuore e sono grato a coloro che hanno reso possibile alla mostra di giungere a Torino. Vorrei inviare un grazie speciale a Gucci e a Lancia per la loro sponsorizzazione. Dei ringraziamenti speciali sono dovuti anche al Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano per il suo sostegno. Vorrei essere lì, ma il mio auspicio è che la mostra trasmetta la mia passione di una vita per il cinema. Vi ringrazio tutti per aver celebrato il cinema assieme a me. Mi sento veramente onorato".