Dopo Il Capitale Umano arriva un altro film liberamente ispirato a uno dei romanzi di Stephen Amidon. S'intitola Security (come l'omonimo libro edito da Mondadori nel 2009 da cui è tratto) e sarà disponibile in prima assoluta dal 7 giugno su Sky Cinema e Now.

Lo dirige il regista e sceneggiatore britannico Peter Chelsom (Shall We Dance?Hannah Montana: The Movie) con un cast tutto italiano: Marco D'amore, Maya Sansa, Silvio Muccino, Valeria Bilello, Ludovica Martino, Giulio Pranno, Tommaso Ragno, Beatrice Grannò e Fabrizio Bentivoglio. E soprattutto in una location italianissima e da cartolina: Forte dei Marmi.

Peter Chelsom

"E' un sogno che si realizza- dice il regista-. Abbiamo adattato il romanzo, che era ambientato a Stoneleigh, una di quelle piccole città tranquille del New England, alla realtà italiana. Penso che Forte dei Marmi abbia funzionato meglio della località del romanzo. E' molto fotogenica, è un posto dove ci si sente al sicuro e non ci si aspetta una storia del genere e nella quale c'è un grande contrasto tra la stagione estiva e quella invernale. Il tema è universale. L'isolamento è qualcosa che si sente molto in America tanto che si dice: a Los Angeles un terremoto è un'opportunità per incontrare il tuo vicino. Purtroppo ora anche in Italia, con la pandemia, l'isolamento si è sentito molto".

Primo thriller targato Sky, questo film racconta come la vita di una piccola località estiva possa cambiare d'inverno quando le ville dei suoi ricchi abitanti si trasformano in piccole fortezze protette da videocamere di sicurezza.

"Tutti i personaggi contribuiscono con una propria visione a fare luce su questa storia o a ricoprirla ancora di più sotto un tappeto facendo scendere una coltre di menzogne e mezze verità- dice Marco D'amore-. Roberto, il mio personaggio, si muove abbastanza bene in questa semioscurità perché è un essere notturno, è un uomo a cui è stato sottratto il sonno che, come diceva la tragedia scozzese, è il balsamo dei giusti. Cerca di attraversare questa oscurità anche per cercare per sé stesso e trovare un barlume di luce, che risponda a una verità seppur parziale delle cose. Questo film trasmette la sensazione ansiogena dell'essere spiati. Peter ha avuto la capacità di realizzare le scene più difficili attraverso le telecamere di sicurezza. Ci sono tanti filtri: emotivo, tecnologico, narrativo. Una moltitudine di punti di vista all'interno del racconto". Al fianco di Roberto (D'amore) tre donne: la moglie (Maya Sansa), l'amante (Valeria Bilello) e la figlia (Ludovica Martino).

"Sono una moglie possessiva, una donna determinata che adora sua figlia e che è pronta a fare qualsiasi cosa pur di proteggere la sua famiglia e il suo paese, Forte dei Marmi, e questo la condurrà in una zona un po' d'ombra. Per fare del bene con grande arroganza poi nasconderà delle evidenze. Spesso convinti di proteggere qualcosa si commettono atti di enorme ingiustizia", spiega Maya Sansa. Al lato opposto c'è il personaggio interpretato da Valeria Bilello: "Una madre bambina, immatura, che si ritrova un disastro in casa. Anche dal punto di vista della femminilità è immatura e ha tante cose non risolte nella vita tanto è vero che la storia con Roberto rimane in ballo".

Security - Valeria Bilello e Marco D'Amore
Security - Valeria Bilello e Marco D'Amore
Security - Valeria Bilello e Marco D'Amore
Security - Valeria Bilello e Marco D'Amore

Agli antipodi di Roberto c'è poi l'insegnante interpretato da Silvio Muccino, che insieme allo stesso regista, Tinker Lindsay, Michele Pellegrini e Amina Grenci ha anche scritto la sceneggiatura di questo film. "Non è il professore de L'attimo fuggente- dice l'attore-. Ma è un narcisista profondamente immaturo perché è innamorato di se stesso più che degli altri. Le sue manie di grandezza sono tanto grandi quanto le sue debolezze. Opposto e complementare al personaggio interpretato da Marco D'Amore. Roberto cerca la verità attraverso l'oggettività guardando dentro le case degli altri e spiando la loro vita, mentre il mio personaggio crede che la verità sia qualcosa che si può plasmare e manipolare. Una trappola nella quale trascina anche Angela, il personaggio più puro che è la figlia di Roberto".

Infine conclude Ludovica Martino: "Ogni personaggio di questo film è un po' ambiguo. Anche il mio personaggio sembra tanto puro, ma in realtà ha una vita segreta e nascosta".