La memoria partigiana in Italia, la guerra contemporanea in Afghanistan, le migrazioni tra Burkina Faso, Libia e Italia. E poi la Germania con la lotta armata degli anni ’70 e l’Argentina durante la dittatura, attraverso l’intensa storia di un sopravvissuto: torna Al cuore dei conflitti, la rassegna di film inediti dedicata ai conflitti in diverse zone del mondo che viene promossa da Lab 80 e FIC – Federazione Italiana Cineforum.

Conflitti urbani, geopolitici, razziali, di classe o di genere, obiettivo è raccontarli da punti di vista diversi o sconosciuti, attraverso le storie di chi li vive sulla propria pelle. La settima edizione della rassegna si svolge da martedì 23 a venerdì 28 aprile, a Bergamo, all’Auditorium di piazza Libertà, e propone film che in Italia non sono ancora stai distribuiti.

Protagoniste di quest’anno, dunque, sono storie che arrivano da Italia, Afghanistan, Africa, Germania e Argentina. Storie di resistenza e coraggio ma anche di umanità, vulnerabilità e ingiustizia.

Evento speciale della rassegna è La notte delle matite – 40 anni dopo, organizzato in occasione dei 40 anni dall’inizio della dittatura in Argentina e grazie alla presenza in Italia di Pablo Dìaz, unico testimone sopravvissuto ad una strage di studenti a La Plata nel ’76. L’iniziativa prevede la proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera e la presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez, edito da Portatori d’acqua. Entrambi sono ispirati alla vicenda di Diaz.

Il film viene proiettato mercoledì 27 aprile a Brescia, al cinema Nuovo Eden, e a Bergamo giovedì 28, all’Auditorium. Il libro viene presentato alla Casa della Letteratura di Roma martedì 26 aprile (con la partecipazione di Goffredo Fofi) e alla Fiera dei Librai di Bergamo giovedì 28. Pablo Diaz sarà sempre presente per raccontare la propria testimonianza.

I titoli che compongono la rassegna di quest’anno, tutte produzioni recentissime, comprendono Rino-La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli, racconto sulla memoria partigiana e il desiderio di raccontare storie di ribellione (23 aprile, regista presente in sala); Ni le ciel ni la terre (Né il cielo né la terra) di Clément Cogitore, sulle vicende drammatiche di una squadra dell’esercito francese in missione nell’Afghanistan di oggi (26 aprile); Mediterranea di Jonas Carpignano, i cui protagonisti sono due giovani amici che migrano attraverso Burkina Faso, Libia e Italia (27 aprile). Une Jeunesse Allemande (Una nuova gioventù tedesca) di Jean-Gabriel Périot, racconto della lotta armata tedesca della RAF di Baader e Meinhof negli anni ’70 (27 aprile); e, appunto, La notte delle matite spezzate di Hector Olivera (27 aprile a Brescia, 28 aprile a Bergamo).

Il film documentario Rino – La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli, presentato all’ultimo Torino Film Festival, apre la rassegna sabato 23 aprile, data che coincide con l’uscita nelle sale del film in occasione del 25 aprile. Sarà infatti proiettato, oltre che a Bergamo, al centro VAG di Bologna domenica 24, con la partecipazione di Wu Ming 1, autore del romanzo La mia ascia di guerra a cui il film è liberamente ispirato. Da lunedì 25 aprile sarà poi in programmazione a Perugia, al cinema Postmodernissimo, a Seravezza di Lucca, al cinema Scuderie Granducali, e a Milano al cinema Beltrade.

Dedicato al tema della memoria partigiana, il film racconta la storia di Rino, partigiano, e il suo rapporto intimo con il regista, che da sempre lo considera un nonno. Negli anni Andrea ha filmato le testimonianze della guerra partigiana di Rino che oggi, a causa della malattia, non ricorda più nulla: i vecchi filmati con i racconti delle azioni di guerra della Resistenza si alternano a momenti di relazione profonda e affettiva tra i due, oltre che a brani dei film che Andrea ha girato in diverse zone di conflitto del mondo. “Ho raccolto la sua eredità – ha detto il regista -, la necessità di raccontare storie di ribellione”.